Buona scuola, ecco i contenuti del maxi emendamento presentato al Senato
Data: Martedì, 23 giugno 2015 ore 17:00:00 CEST Argomento: Attività parlamentare
Centomila
assunzioni entro il prossimo mese di agosto, ma un parte della riforma
slitta al 2016/2017. Ecco il compromesso che esce dal maxiemendamento
confezionato dai relatori - Francesca Puglisi e Franco
Conte - della riforma scolastica targata Renzi-Giannini
presentato in commissione Istruzione al Senato poche ore fa. Le 100mila
assunzioni previste dalla Buona scuola scatteranno tutte dal primo
settembre 2015 e saranno appannaggio dei vincitori dell'ultimo concorso
a posti - quello del 2012 - e degli inclusi
nelle graduatorie ad esaurimento. Ma soltanto una parte potrà coronare
il sogno nella stessa provincia della graduatorie in cui si trova
inserita. Se la proposta si trasformerà in legge, entro poche settimane
oltre 50mila precari dovranno scegliere un'altra provincia o un'altra
regione italiana e rimanere pronti ad un eventuale trasferimento a
tempo di record.
L'organico dell'autonomia e gli albi territoriali slittano all'anno
scolastico 2016/2017. Stesso discorso per la chiamata diretta dei
presidi-sindaci. Anche i ruoli del personale docente si trasformeranno
in ruoli regionali a partire dallo stesso anno, quando la mobilità non
avverrà più tra le scuole - com'è stato finora
- ma tra gli albi. Ma prima verrà avviato un piano di mobilità
straordinario per consentire a tutti coloro che volessero avvicinarsi a
casa di farlo, prima dell'assunzione dei 100mila precari in lista
d'attesa. Per i precari di seconda fascia che rientrano nella sentenza
della Corte di giustizia europea - che ha condannato
l'Italia per abuso di precariato nella scuola - si aprono
le porte di un concorso pubblico, da bandire entro il prossimo primo
settembre, nel quale il servizio prestato per almeno 180 giorni verrà
valorizzato attraverso un punteggio aggiuntivo.
Sarà il preside a valutare i neo immessi in ruolo, sentito il parere
del Comitato di valutazione che nascerà in ogni scuola: 40 milioni
annui. Prenderà il via dal prossimo anno scolastico - il
2015/2016 - invece la valorizzazione del merito degli
insegnanti, cui sono destinati 200 milioni all'anno. E sarà sempre il
preside-sceriffo, sulla base dei criteri confezionati dal Comitato di
valutazione, a distribuire i premi agli insegnanti "migliori". Il
Comitato sarà presieduto dal dirigente scolastico. E sarà composto da
tre docenti, due genitori - uno studente e un genitori al
superiore - e un rappresentante nominato dell'Ufficio
scolastico regionale. Restano le detrazioni fiscali per le famiglie che
optano per le scuole paritarie e la possibilità di donare finanziamenti
liberali alle scuole: statali e paritarie. Mentre restano 9 le deleghe
all'interno del disegno di legge su cui, probabilmente, sarà votata la
fiducia: dalla formazione iniziale degli insegnanti alla riforma del
sostegno.
Salvo Intravaia - Repubblica.it
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