Lettera aperta ai Senatori della minoranza DEM, di SEL e 5 Stelle
Data: Lunedì, 08 giugno 2015 ore 03:30:00 CEST Argomento: Comunicati
Gentilissimi
onorevoli senatori,
Tocci, Mineo, Fassina, Mitraglia, De
Petris e, per conoscenza, gentilissimi tutte e tutti gli altri di PD,
Misto e 5stelle (Gotor, Bersani, Bocchino, Blundo, Montevecchi ecc
ecc...),
Noi del Gruppo Supplenti per la Qualità e Dignità del Lavoro siamo
stati felici della vostra presenza solidale agli incontri sindacali e
alle due ultime manifestazioni romane di piazza.
Prendiamo molto sul serio il vostro impegno dichiarato teso a far
modificare in Commissione Cultura il testo del DDL tutelando i posti di
lavoro, la democrazia e la natura pubblica della Scuola.
Vorremmo chiederVi umilmente di mantenere la parola data con lealtà e
trasparenza.
Noi vorremmo che il confronto sulla Scuola con il Governo sia un
confronto costruttivo teso ad ottenere un piano delle assunzioni
pluriennale per tutti i precari che lavorano da anni come ATA e come
docenti.
Noi vorremmo una limitazione dei poteri dei dirigenti attraverso i
contrappesi che la nostra Carta Costituzionale prevede in tutta la
Pubblica Amministrazione.
Noi vorremo che le riserve di legge attribuite al Governo siano
limitate a mere esigenze organizzative e non incidano sulla natura e
gestione pubblica, democratica e trasparente del "Sistema Istruzione".
Fatte queste dovute modifiche dalla Commissione Cultura, dove voi
senatori sarete "l'ago della bilancia" vorremmo che non si sfori verso
la strumentalizzazione politica o giochi di palazzo.
Ci piacerebbe che, in primis, il Premier Renzi non usi la Riforma della
Scuola come mezzo per far fuori i suoi avversari interni (minoranza) ed
esterni (sindacati) e vorremmo che la minoranza DEM o SEL non usi
l'opposizione diffusa e l'opinione pubblica per far fuori "l'uomo solo
al comando".
A tutto il mondo della scuola interessano i risultati pratici e
concreti di modifica sostanziale del DDL per tutelare un "Bene Comune"
fondamentale per la crescita del paese.
Questo "Bene comune" non deve essere sacrificato e/o mandato alla
malora per questioni di potere o di leadership all'interno di un
Partito o di un Parlamento.
Lungi da noi quindi la filosofia del "Tanto peggio tanto meglio" oppure
del "Muoia Sansone con tutti i filistei".
Siamo certi che, votando in Commissione e in Aula, saprete saggiamente
applicare la giusta equità al servizio del paese, in coerenza con il
mandato elettorale ricevuto.
Gruppo Supplenti per la Qualità e
Dignità del Lavoro
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