“Dal cucchiaio al mondo”, lo spazio del cibo
Data: Venerdì, 05 giugno 2015 ore 17:00:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


A Roma, al Maxxi, una mostra che approfondisce gli aspetti architettonici della produzione e del consumo alimentare, dalla dimensione individuale a quella globale. La mostra “Food. Dal cucchiaio al mondo”, allestita al Maxxi - Museo Nazionale del XXI Secolo di Roma dal 29 maggio all’8 novembrein occasione dell’Expo 2015 di Milano sul tema “Nutrire il pianeta, energia per la vita”, approfondisce i temi architettonici legati all’immagazzinamento, alla distribuzione, al consumo e allo smaltimento del cibo e delle materie prime.

Il percorso espositivo, curato da Pippo Ciorra con Giulia Ferracci, Alessio Rosati e Alessandra Spagnoli, si sviluppa nelle Gallerie 1 e 2 articolandosi in sei sezioni, in un progressivo allargamento della prospettiva dalla dimensione individuale a quella globale. In esposizione oltre cinquanta opere di diversi artisti e architetti.

L’itinerario inizia con la sezione “Corpo”, un’indagine degli aspetti rituali, religiosi e intimi dello spazio legato al cibo che parte dall’arte barocca (la Cacciata di Adamo ed Eva dal Paradiso Terrestre del Domenichino) per arrivare alla Stazione spaziale internazionale.

A seguire, la sezione “Casa” illustra diverse idee di spazi per la preparazione o la conservazione del cibo che hanno modificato radicalmente il nostro modo di pensare, dal concetto di abitazione dei maestri del Bauhaus, a quello rivoluzionario di cucina componibile, la Frankfurt Kitchen, di Margarethe Schütte-Lihotzkydava; dai contenitori Tupperware in Pvc degli anni Cinquanta al primo frigo domestico alle cucine “sicure” e a basso consumo energetico realizzate dal World Food Programme per le donne dei paesi in via di sviluppo.

Si prosegue con la sezione “Strada”, dedicata al ruolo sociale del cibo, con immagini e video che documentano la performance dell’artista Gordon Matta-Clark nel suo ristorante newyorchese e l’attività dei dabbawala, i “corrieri” del cibo di Mumbai; una ricostruzione del ristorante mobile White Limousine Yatai dello studio giapponese Atelier Bow-Wow e il supermercato virtuale coreano.

Con la sezione “Città” ci si addentra nelle utopie, nell’agricoltura urbana, nei mercati, in un excursus dal Settecento a oggi. Tra i progetti la Ferme Radieuse di Le Corbusier, la Broadacre di Frank Lloyd Wright, il Markt Hal di Rotterdam di Mvrdv, la riqualificazione del mercato di Santa Caterina a Barcellona di Miralles Tagliabue, gli alveari urbani di Snøhetta e l’orto urbano “agricivico” di Richard Ingersoll.

Nella sezione “Paesaggio” si ammirano, tra l’altro, le fotografie di Ziv Koren sull’estrazione del sale in Etiopia, la Génoscope de Lanaud progettata da Jean Nouvel in Francia e una selezione di celebri progetti di cantine in Italia e all’estero.

Infine, la sezione “Mondo” offre animazioni e infografiche basate su dati e mappe forniti dalla Fao sulla popolazione urbana e rurale, l’urbanizzazione, la produzione, la denutrizione e altri fenomeni, evidenziando la centralità del cibo tra i temi della geopolitica e dell’antropologia.

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