La Buona Scuola si illumina
Data: Giovedì, 28 maggio 2015 ore 02:00:00 CEST
Argomento: Redazione


Le organizzazioni sindacali hanno promosso per il 5 giugno nelle principali città d'Italia una fiaccolata per "dare luce" al problema scuola nella società italiana. E', forse, la prima volta che la scuola diventa tema di una fiaccolata, manifestazione di solidarietà e di attenzione sociale.
Il disegno di legge n. 2994 è passato all'esame del Senato e, sentite le diverse proposte politiche, associative e sindacali, alcuni cambiamenti di carattere lessicale saranno prese in considerazione, mantenendo l'assetto riformatore di una scuola che tende all'autonomia e che valorizza il merito dei docenti. Non si comprende ancora bene come ciò avverrà, ma l'impianto del tendere ad una scuola migliore, efficiente e di qualità resta un positivo traguardo che, purtroppo, non viene preso in considerazione.

Molti guardano il retro del tessuto che intreccia l'arazzo del disegno di scuola e osserva il groviglio dei fili e gli intrecci non chiari di un albo regionale da inventare che sostituisce le graduatorie, teorie di nomi che si perdono nella notte del precariato.
La proposta del passaggio all'organico di fatto consentirà l'assunzione nei ruoli di nuovi docenti e quindi l'annullamento delle GAE, e anche se non si potranno accontentare tutti, almeno i docenti abilitati dovrebbero uscire dal tunnel della precarietà storica che ha caratterizzato il loro servizio nella scuola per tanti anni.

IL blocco del disegno di legge comprometterebbe anche questo passaggio che di è dato ormai per scontato e si teme che all'inizio del nuovo anno scolastico la situazione resti invariata.
I punti strategici che le OO.SS. hanno inutilmente ribadito al tavolo con la ministra Giannini sono quelli che già conosciamo e che hanno portato alle azioni di mobilitazione e sciopero:

- Provvedimento d'urgenza su organici e assunzioni secondo un piano con scansione pluriennale per dare risposte a tutte le legittime aspettative dei precari,

- No alla chiamata dagli albi territoriali, perché si tratta di una soluzione affrettata, confusa e rischiosa,

- No alla presenza di soggetti non dotati di specifiche competenze (genitori e studenti) negli organismi chiamati a valutare sul piano professionale i docenti, unico punto su cui c'è stata una qualche apertura,

- No a giudizi sul merito legati alla monetizzazione (60 euro/lordi),

- No al super-preside che fu osteggiato dal Pd quando fu proposto dall'on. Aprea e che ora il Pd stesso vuole,

- SI al rinnovo del CCNL Scuola.

La litania dei "NO" s'intreccia con le diverse esigenze che in parte possono trovare adeguata risposta. La presenza dei genitori e degli studenti negli organismi valutativi del servizio scolastico non dovrebbe creare disagio al "docente bravo, impegnato e professionale".
Il mancato gradimento di un docente i genitori lo manifestano facendo cambiare scuola al proprio figlio e, anche se l'effetto appare indolore, arreca di fatto danno all'intera comunità scolastica, come pure certi atteggiamenti provocatori di presidi che non dialogano con i genitori e stanno chiusi nell'ufficio della presidenza, che non hanno contatti educativi con gli studenti e che si limitano a svolgere funzioni burocratiche e amministrative.

Il rinnovo del contratto di lavoro del personale della scuola è una legittima e doverosa istanza, che dovrebbe anche favorire l'abolizione di alcune norme e garanzie sindacali, oggi inappropriate anche per le innovative gestioni organizzative della scuola.
Diritti e doveri dei docenti vanno ben integrate con un adeguato miglioramento dello stipendio, così da poter favorire una reale e concreta incentivazione ad un lavoro più responsabile.
Ben vengano gli opportuni adattamenti al disegno di legge 2994 e la luce delle fiaccole del 5 giugno illumini il nuovo sentiero della scuola italiana, che guarda al futuro e contribuisce alla costruzione del domani dei giovani.

Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it





Questo Articolo proviene da AetnaNet
http://www.aetnanet.org

L'URL per questa storia è:
http://www.aetnanet.org/scuola-news-24878068.html