'Istantanee di sicurezza', campagna nazionale con il Radice di Bronte tra le 75 scuole d’Italia
Data: Lunedì, 25 maggio 2015 ore 00:30:00 CEST
Argomento: Istituzioni Scolastiche


Istantanee di sicurezza - Benedetto Radice di Bronte«Non fare a gara con la morte, non sempre è necessario arrivare primi!»; «Je suis pour la vie»; «Mbare accura, se fui ti va sduvachi». Codici linguistici diversi, unico messaggio: evitare incidenti e pericoli della strada. Più che alle prese con efficaci slogan, siamo di fronte a vere e proprie prese di coscienza che nascono dagli studenti dell'I.I.S.S. "Benedetto Radice" di Bronte. L'istituto ha, infatti, aderito - con altre 74 scuole d'Italia -  alla campagna nazionale "Istantanee di sicurezza". Un vero e proprio corso di educazione stradale rivolto ad alunni e genitori attivato, in primis, grazie alla sinergica collaborazione di MIUR, MOIGE (Movimento Italiano Genitori) e Polizia di Stato, che da febbraio - con un'attività di preparazione intensiva a Roma - ha voluto formare, per le scuole secondarie superiori, figure in grado di informare e sensibilizzare ai problemi e rischi di una guida sconsiderata.

Responsabile del progetto per Bronte Salvatore Di Dio Romano, che già il 20 marzo ha coordinato nella scuola etnea il I open day, inaugurato dal dirigente scolastico Maria Pia Calanna, al quale ha partecipato una rappresentanza del corpo dei Vigili urbani di Bronte, che ha anche fornito agli alunni gli strumenti, ossia gli "attivatori di emozioni", in grado di far prevenire i rischi connessi con la violazione delle norme del codice stradale.

E' stato, questo, il via per una serie di attività trasversali condotte nelle 24 classi del "Radice" con l'allestimento di lavori grafici, digitali e pubblicitari (partecipanti al concorso per il migliore spot da cartellone per le autostrade nazionali), montati poi in un video presentato in occasione dell'incontro conclusivo del 20 maggio scorso.

Le attività del II open day, articolate su biennio e triennio, hanno quindi registrato la presenza della psicologa Patrizia Portale, che si è soffermata circa le linee di intervento nell'educazione alla safety road in età adolescenziale. Ha proseguito Nunzio Mollic,a medico dell'ASP di Catania, con la questione legata all'uso dell'alcol, dunque all'alterazione che l'immissione produce nell'organismo umano. E' stata poi la volta del nucleo operativo della polizia stradale di Randazzo, che ha permesso ai ragazzi - guidati dall'ispettore Mangiò - di sperimentare il funzionamento di un etilometro.

Ma una corretta prevenzione non può non tenere conto delle conseguenze legali connesse alle infrazioni del codice della strada. La simulazione di un giornata in udienza, in un processo per violazione dell'art. 171 di tale codice (utilizzo del casco), è stata guidata dai docenti Venera Sgroi  per le classi iniziali e Domenico Reitano per le successive. Dell'attività sono stati prodotti due cortometraggi.

Quindi d'ora in avanti, per i ragazzi di Bronte, cintura, casco e limiti saranno i più fidati compagni di viaggio.

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