Didattica capovolta Seminario di studio a Catania il 29 maggio
Data: Sabato, 23 maggio 2015 ore 01:30:00 CEST Argomento: Redazione
L'UCIIM
della provincia di Catania, con il patrocinio della Direzione Regionale
del Miur, in collaborazione con il Consorzio Aetnanet organizza il
29 maggio il secondo Convegno provinciale sulla proposta
didattica della Flipped Classroom ovvero la "classe capovolta" e
l'apprendimento attivo. Il seminario sarà condotto dal
Prof. Graziano Cecchinato (Ricercatore Facoltà di pedagogia
sperimentale Università di Padova) e si svolgerà presso la sede -
gentilmente concessa - dell'Istituto Alberghiero "Karol Wojtyla"
Via Lizzio Bruno - Monte Po - Catania , Venerdì 29 maggio dalle ore
15,30 alle ore 19,30 per un totale di quattro ore che saranno
certificate nell'Attestato che sarà consegnato al termine dei lavori.
Nel corso del seminiario saranno sviluppati i seguenti temi:
- La pedagogia dell'insegnamento capovolto: presupposti teorici
- Genesi e sviluppo del movimento flipped classroom
- Fondamenti psicopedagogici della flipped classroom
- Origini e limiti della didattica frontale
- Come spostare la lezione fuori dalla classe
- Come svolgere in classe attività di apprendimento
- Progettare, condurre e valutare attività didattiche
flipped classroom
La presenza dell'illustre Relatore sollecita una qualificata
partecipazione di docenti interessati alla proposta didattica innovativa
Per aderire inviare una e mail a uciim.provinciact@libero.it
oppure a.giardinaro@gmail.com
La quota di iscrizione al seminario (EUR.25,00) sarà consegnata in loco
il giorno del seminario.
La Presidente
provinciale
Angela Giardinaro
Il progetto didattico innovativo di "didattica capovolta" o di
"classe ribaltata" risponde alle domande: Esiste una ricetta per una
scuola più coinvolgente per gli studenti e meno frustrante per gli
insegnanti? Esiste un modo di fare lezione che sia più efficace per il
raggiungimento degli obiettivi didattici e più efficiente nella
gestione del carico cognitivo e delle energie di tutti? , e favorisce
un maggiore coinvolgimento degli studenti, nello studio e
nella scuola, rendendoli veri protagonisti nel processo di
apprendimento.
Niente più lezioni frontali in classe e compiti a casa. Gli studenti a
scuola lavorano con pc, tablet e smartphone, mentre a casa la lezione
si assimila con podcast e video tutorial preparati dai docenti. Con la
flipped classroom viene sperimentato anche in Italia un modo
innovativo, cooperativo e inclusivo di fare scuola, che ribalta tempi,
luoghi e ruoli tradizionali del processo di insegnamento-apprendimento.
La didattica capovolta nasce dalla necessità di adeguare il sistema
formativo alle nuove sfide educative, proponendo attività più
coinvolgenti, in modalità blended, come esercitazioni, casi di studio e
laboratori che si adattano in modo flessibile alle capacità di ciascun
studente, con attenzione specifica anche ai bisogni educativi speciali.
Oggi, infatti, l'insegnante trova sempre più complesso sostenere
l'antico ruolo di trasmettitore di cultura, perché il web si presta per
tale scopo in modo molto più completo, versatile, aggiornato, semplice
ed economico, allora il compito del docente sarà quello non di
trasmettitore di notizie e conoscenze, bensì un ruolo di
regista della classe, quasi un coach, un tutor dei suoi alunni.
Gli interessi degli studenti, oggi, nascono e si sviluppano
sempre più all'esterno dalle mura scolastiche e pertanto l'insegnamento
rovesciato rende il tempo-scuola più produttivo e funzionale alle
esigenze di un mondo della comunicazione radicalmente mutato in pochi
anni.
La nuova metodologia favorisce dunque: un lavoro a casa che aiuta
lo studente a sfruttare appieno tutte le potenzialità dei materiali
culturali online; un lavoro a scuola che consente di applicare, senza
ristrettezze temporali, una didattica laboratoriale,
socializzante e personalizzata.
Raccogliendo i primi risultati dell'esperienza già avviata in alcune
scuole si registra una maggiore soddisfazione di studenti e famiglie,
stimolando l'indipendenza dei ragazzi e la creatività; si constata che
il tempo scuola risulta più produttivo e funzionale alle esigenze
del mondo della comunicazione e viene interamente utilizzato
all'applicazione ed al perfezionamento delle competenze; consente,
inoltre, di fare esercitare gli alunni più dotati su attività
diversificate e complesse e dà maggiore soddisfazione ai
docenti nel veder lavorare gli studenti con risultati di
apprendimento molto superiori alla norma.
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