DDL Scuola - Anief convocata d’urgenza domani nella sede del Partito Democratico
Data: Sabato, 09 maggio 2015 ore 11:57:38 CEST Argomento: Sindacati
Anche il PD,
il partito di maggioranza, si è finalmente reso conto che occorre
ascoltare l’Anief, l’unica organizzazione a condurre in Europa la
questione del precariato scolastico e dei tanti limiti contenuti nel
ddl di riforma.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): questa riforma deve essere
cambiata, perché è stata sonoramente bocciata da chi lavora ogni giorno
nei nostri istituti. Perché non è possibile permettere ancora una volta
che su certe questioni l'ultima parola debba passare ai giudici. Il
Governo lo deve sapere: sulla mancata stabilizzazione del personale,
come sull’elusione dello stato contrattuale e di carriera dei
dipendenti precari rispetto a quelli di ruolo, la Commissione europea
potrebbe infatti intervenire.
Dopo gli scioperi generali contro la riforma della Scuola e la nuova
denuncia circostanziata dell’Anief a Bruxelles, presso la Commissione
europea a seguito della continua disapplicazione di tanti diritti dei
lavoratori a seguito dell’eventuale approvazione del disegno di legge
2994, oggi il giovane sindacato è stato convocato d’urgenza dal Partito
Democratico per un incontro che si svolgerà domani 7 maggio: anche il
PD, il partito di maggioranza, si è finalmente reso conto che occorre
ascoltare l’Anief, l’unica organizzazione a condurre in Europa la
questione del precariato scolastico e dei tanti limiti contenuti nel
ddl di riforma.
Tra poche ore Marcello Pacifico, presidente Anief, incontrerà quindi i
rappresentanti della maggioranza parlamentare. L’incontro servirà,
ovviamente, a tutelare il personale della scuola. Il sindacalista
ricorderà ai politici che c’è una procedura d'infrazione ancora aperta,
la 2124/2010, attivata per la mancata stabilizzazione del personale ATA
su posto vacante e per la discriminazione subita dal personale precario
della scuola in tema di progressione di carriera, a proposito di scatti
di anzianità, ferie, permessi e altro. Inoltre, verrà ribadito che
ancora oggi continua ad essere disattesa la sentenza della Corte di
Giustizia europea del 26 novembre scorso sull’obbligo di assunzione,
nei Paesi membri, del personale pubblico precario che ha svolto 36 mesi
su posto vacante.
“Questa riforma deve essere cambiata – ricorda il presidente Anief -
perché è stata sonoramente bocciata da chi lavora ogni giorno nei
nostri istituti. Perché non è possibile permettere ancora una volta che
su certe questioni l'ultima parola debba passare ai giudici. Il Governo
lo deve sapere: sulla mancata stabilizzazione del personale, come
sull’elusione dello stato contrattuale e di carriera dei dipendenti
precari rispetto a quelli di ruolo, la Commissione europea potrebbe
infatti intervenire: è già passato un anno e mezzo dall'atto di messa
in mora e questa riforma peggiora le cose. Anief ha chiesto
l'attivazione urgente del ricorso contro lo Stato italiano. Il quale
potrebbe fare ancora in tempo – conclude Pacifico – a mettersi in
regola cambiando il disegno di legge sulla Buona Scuola approvando i 91
emendamenti Anief in linea con l’Europa”.
In foto: il presidente Anief,
Marcello Pacifico, a Bruxelles in procinto di consegnare la denuncia
del sindacato contro il ddl di riforma sulla scuola italiana.
Anief.org
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