Il Mediterraneo e le sue voci al Liceo G. Galilei di Catania
Data: Mercoledì, 06 maggio 2015 ore 08:30:00 CEST
Argomento: Istituzioni Scolastiche


A conclusione del "Laboratorio Letterario e Teatrale" curato dalle proff Patrizia Finocchiaro e Gloriana Orlando con la preziosa collaborazione delle proff Laura Lombardo e Maria Luisa Nocerino, nell'Aula Magna del Liceo "G. Galilei" si è svolto il Convegno "Il Mediterraneo e le sue voci". Dopo i saluti della preside Gabriella Chisari, la professoressa Patrizia Finocchiaro ha tracciato il percorso letterario svolto insieme agli studenti, ricordando i poeti incontrati: Jean Claude Izzo, marsigliese, Maram -al Masri, siriana, Naziz Hikmet, poeta turco, Federico Garcia Lorca anima poetica spagnola, Saba, Ungaretti , Montale indiscussi poeti italiani ed infine Costantino Kavafis , raffinato interprete del destino dell'uomo del Mediterraneo.

Su questi argomenti gli studenti del Galilei hanno indirizzato la loro attività di ricerca e studio, realizzando anche dei video, che una commissione di docenti ha selezionato per la premiazione. La professoressa Laura Lombardo, ospite del Convegno, ha concluso la parte letteraria commentando il video sulla villa Kerilos a Beaulieu- sur- Mer, espressione artistica del Mediterraneo. La villa, appartenuta allo studioso della Grecia antica ed archeologo Theodoro Reinach, è la perfetta rappresentazione di una casa aristocratica di Delo costruita in un ambiente naturalistico mediterraneo di eccezionale bellezza. Il visitatore oltre a cogliere uno dei più suggestivi paesaggi della Costa azzurra viene catturato dal fascino culturale dell'antica Grecia.

Il medesimo tema è stato oggetto del Laboratorio "Il gioco del teatro" che, a conclusione dei lavori, ha presentato una performance dal titolo "Le voci del mare" a cura delle proff. Orlando e Nocerino la cui finalità è stata quella di collegare passato e presente di un Mediterraneo che un tempo era culla della civiltà classica, di scambi commerciali e culturali e oggi, purtroppo, è diventato cimitero di tante vittime innocenti.

Sul palco, attraverso le voci dei ragazzi sono riecheggiati i versi che cantavano le avventure di Ulisse, a partire da Omero fino ai nostri giorni con la delicata "Nausicaa" di Angelo Orselli, un poeta contemporaneo che vive in Sicilia, passando per Costantino Kavafis e la sua "Itaca". E poi le voci di Montale, Saba, Prevert ma anche le leggende del nostro mare con Colapesce, e i versi di Buttitta con "Nun mi lassare solu" che insieme al "Porto" di Kavafis è servito da trade union per passare dal naufragio della Provvidenza dei Malavoglia ai numerosi naufragi che dilaniano il Mediterraneo da quando è solcato da barconi carichi di disperati che fuggono alla guerra e alla fame.

L'abbraccio finale dei ragazzi che salvano i naufraghi e li coinvolgono in una danza gioiosa, simbolo della speranza dei giovani nella possibilità di integrazione e serena convivenza, ha concluso lo spettacolo. Un ringraziamento particolare va alla prof. Enza Fresta che ha realizzato la semplice ma significativa scenografia.

prof.ssa Gabriella Chisari





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