Il Senato mette i “presidi” fuori dalla dirigenza; il Governo recepisce un Ordine Del Giorno di impegno
Data: Venerdì, 01 maggio 2015 ore 15:00:33 CEST
Argomento: Opinioni


A tappe forzate si è concluso in Senato in data 30 aprile 2015 l’iter in prima lettura di approvazione del DDL 1557 , la riforma “ Madia” della “ Riorganizzazione delle Amministrazioni Pubbliche “ e della connessa riforma della dirigenza.
I “presidi” sono stati tagliati fuori dal ruolo unico della dirigenza dello Stato, assieme ai medici, accomunati in un medesimo status indistinto di “ professional “ pur avendo avuto i “presidi “ riconosciuto nel lontano 2000 lo status di dirigenti dello Stato, per come codificato nel d.lvo n. 165 art. 25, grazie all’allora ministro Berlinguer, poi mandato a casa da uno sciopero della CGIL contro la valutazione indifferenziata di chicchessia nella scuola.
Vani tutti i tentativi intrapresi in commissione dai senatori amici, con il testa il sen. Salvo Torrisi di Catania, di depennare dall’art. 10 quel famoso comma che in maniera lapidaria escludeva i dirigenti scolastici dal ruolo unico nazionale della dirigenza dello Stato; emendamento dichiarato inammissibile dalla presidente della 1 commissione sen. Anna Finocchiaro, in seguito al parere della commissione bilancio, per un presunto quanto inesistente aggravio di spesa.
Lo stesso senatore Salvo Torrisi di Catania è riuscito tuttavia con insistenza e pervicacia a proporre subito in alternativa all’emendamento dichiarato inammissibile un ordine del giorno, per quel che vale come segnale politico, e a costringere il governo ad accoglierlo e a farlo suo.
Citiamo dal resoconto stenografico della seduta : “ L'emendamento 9.304 è stato ritirato ed è stato trasformato nell'ordine del giorno G9.304, sul quale il relatore ed il Governo si sono già pronunciati favorevolmente. PAGANO (AP (NCD-UDC)). Domando di parlare. PRESIDENTE. Ne ha facoltà. PAGANO (AP (NCD-UDC)). Signor Presidente, aggiungo la mia firma all'ordine del giorno G9.304. PRESIDENTE. Essendo stato accolto dal Governo, l'ordine del giorno G9.304 non verrà posto ai voti.”
L’O.D.G.  TORRISI è rubricata al   G9.304 (già em.9.304) e così recita:
Il Senato della Repubblica,
in sede di esame del disegno di legge n. 1577-A, recante norme di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche,
premesso che:
nel riordino della dirigenza pubblica di cui all'articolo 9 del richiamato provvedimento, è prevista l'istituzione di ruoli unici della dirigenza;
da tali ruoli unici si prevede l'espressa esclusione della dirigenza scolastica senza assegnarle alcuna altra collocazione nell'ambito della dirigenza pubblica,
rilevato che:
in un altro importante provvedimento varato dal Governo ed attualmente in esame alla Camera dei Deputati recante «Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti» (DDL «BUONA SCUOLA»; AC 2994) si prevede in diversi articoli e in maniera diffusa un accrescimento delle responsabilità gestionali e di governance della dirigenza scolastica per portare a compimento gli obiettivi di riforma;
entrambi i disegni di legge delega di riforma vanno ad incidere dunque sullo status dei dirigenti delle scuole, secondo tuttavia logiche diverse e in parte fra loro contraddittorie col risultato che quello che si delinea da una parte, ovvero una dirigenza «piena» quanto a compiti, funzioni e responsabilità viene marginalizzato dall'altra con l'esclusione dal ruolo unico della dirigenza dello Stato,
considerato che:
il persistere della espressa previsione di esclusione della dirigenza scolastica dalla disciplina che inquadra tutti i rimanenti dirigenti pubblici creerebbe un vulnus alla capacità di agire efficacemente nello svolgimento delle proprie funzioni della stessa dirigenza dal momento che a tale esclusione non si accompagna l'individuazione di una destinazione diversa, di livello almeno corrispondente,
impegna il Governo:
ad adottare quindi le opportune iniziative, anche in sede di decretazione attuativa, volte a definire una disciplina chiara e omogenea che garantisca la coerenza dell'indirizzo politico del Governo provvedendo con riferimento al profilo, alla condizione e all'inquadramento della dirigenza scolastica, a ricondurre ad una logica unitaria i due provvedimenti citati nel senso del pieno riconoscimento della funzione gestionale e amministrativa del dirigente scolastico e pertanto valutare la sua progressiva confluenza all'interno dei ruoli unici dello Stato;
a valutare anche una classificazione dei ruoli dei dirigenti, nel senso di due sole distinte «classi», uno relativo a ruoli professionali (medici, dirigenti tecnici, ricercatori) e l'altro a ruoli gestionali (dirigenti amministrativi e scolastici) caratterizzati quest'ultimi dalla responsabilità della gestione delle risorse umane e strumentali, oltre che da autonomi poteri connessi allo svolgimento delle varie funzioni affidate.
Il senatore Salvo Torrisi ha colto nella sua chiara e definita formulazione dell’o.d.g. sia le aporie legislative in corso sia le indecisioni del governo a riconoscere quella che si configura sin’ora come una ingiusta penalizzazione per i dirigenti scolastici.
Al sen. Torrisi Salvo in particolare vanno i ringraziamenti e gli apprezzamenti più sentiti di tutti gli 8.000 “ presidi “ in ansia per il loro destino professionale.
Il provvedimento passerà ora alla Camera dei deputati e li riprenderemo la battaglia per ottenere ciò che al Senato è stato impossibile ottenere; gli emendamenti verranno ripresentati puntualmente dai deputati sensibili alle legittime aspettative della categoria con una relazione tecnica di accompagnamento ove si disamina attentamente e in profondità la questione della invarianza della spesa, sol che si valuti che la retribuzione di posizione e di risultato costituirà oggetto di azzeramento per tutta la dirigenza statale con relative confluenze di tutti i fondi delle attuali 8 aree in un solo Fondo Unico Nazionale che sarà compito della prima contrattazione nazionale, successiva all’approvazione della riforma, ripartire a tutti i nuovi soggetti inclusi nell’unica area nazionale della Dirigenza dello Stato.

Salvatore Indelicato
s.indelicato@libero.it
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