Incendiata l’auto del preside di Pedara: al centro resta sempre l’educazione
Data: Mercoledì, 15 aprile 2015 ore 07:45:00 CEST
Argomento: Redazione


Su "La Sicilia" di sabato 11 aprile è stata resa nota la notizia: "Dà alle fiamme un'auto e per un istante resta a guardare, forse incredulo di averlo fatto davvero". Il fatto è accaduto a Pedara nel parcheggio davanti alla scuola dell'istituto comprensivo «Casella», mentre era in corso una riunione dei docenti.
Secondo le testimonianze, un adolescente, dall'apparente età di 15 anni, con un contenitore pieno di liquido infiammabile, si è avvicinato all'auto del preside della scuola pedarese, il prof. Fernando Rizza, ha versato il liquido sopra la nuovissima monovolume e con un accendino ha appiccato il fuoco.
«La responsabilità di questo gesto - ha detto il vicesindaco Antonio Fallica - coinvolge l'intera comunità e offende la dignità di noi tutti e di coloro che si impegnano per garantire ai nostri figli una scuola di qualità».
I carabinieri hanno avviato le indagini per individuare l'autore e capire il perché di un gesto così sconsiderato.

La cronista Ornella Ponzio chiude l'articolo con alcune domande:
Una ritorsione di un ex alunno, un atto dimostrativo o di coraggio agli occhi degli amici?
O una deprecabile bravata, sfuggita completamente di mano a un ragazzo, forse non del tutto consapevole di aver messo a repentaglio anche la sua vita.

Esprimendo al preside Rizza la cordiale solidarietà per l'accaduto, è giunta la seguente risposta:
"Grazie. Sono sempre più convinto che la risposta può essere solo in un'educazione che permetta di dare senso alle cose e alle proprie azioni, rispetto alla superficialità dell'agire e del vivere che sembra distinguere i nostri tempi".
Ecco come la centralità dell'educazione viene messa al primo posto e la sensibilità pedagogica prevale sugli eventi. Al di là delle riforme e delle proteste, il cuore della scuola sono gli studenti che hanno bisogno dell'aiuto di educatori attenti e vicini.

Insegnare a "pensare prima di agire" è un compito che appartiene a tutte le discipline. Chi agisce senza pensare è come se camminasse a testa in giù e piedi in aria. Non potrà fare molta strada.

Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it





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