Non chiamateli Olimpiadi, ma Giochi della Gioventù
Data: Domenica, 12 aprile 2015 ore 08:30:00 CEST Argomento: Redazione
«Non chiamateli
"Olimpiadi", ma semplicemente "Giochi della Gioventù"!
Ed io sono stato il primo ad organizzarli a Misterbianco, molti anni
fa!». È un fiume in piena il professore Carmelo Fiorito, che in un
quarto d'ora circa, testimoni sua moglie e i miei tre nipotini, che
rispettivamente ci "spingono" con gli occhi, per paura di fare tardi
alla devozionale visita "al sepolcro", mi racconta, tutt'intera, la sua
lunga e fruttuosa carriera d'insegnante, passata tra registri
(minuziosamente conservati ancora adesso), aule scolastiche, palestre e
campi sportivi. E il prof. Carmelo Fiorito ne ha cose da raccontare!
Pensionato, classe 1923, misterbianchese doc, il "professore", come
tutti lo chiamano in paese, per un'intera vita ha insegnato "Educazione
Fisica" (quando ancora si chiamava così), a tante generazioni di
misterbianchesi e non.
Inizia così il suo racconto. «Era il lontano
1963, quando per la prima volta organizzai i "Giochi della Gioventù", a
Misterbianco. Ricordo che li "importai" dal Liceo Scientifico Statale
"Mario Rapisardi", di Paternò, dove avevo insegnato per un po' di anni,
e dove li avevo "sperimentati".
Pensa che il Ministero della Pubblica
Istruzione li realizzò soltanto a partire del 1969, cioè ben 6 anni
dopo di me!
Come dire, che sicuramente, il ministro d'allora, li ha
"copiati" da noi! Immagina che a quell'epoca non c'era neanche uno
straccio di palestra comunale; ricordo che con i miei ragazzi ero
costretto a fare lezione in un campo sportivo, in terra battuta (e a
volte bagnata!), preso in prestito da un privato cittadino, in contrada
Mezzocampo, dove adesso sorgono i capannoni della zona commerciale
della città.
Ma torniamo ai "miei" Giochi della Gioventù. Erano il
fiore all'occhiello dell'intera scuola media e di Misterbianco!
Si
disputavano quando c'era bel tempo, generalmente nel mese di maggio, un
pò prima della fine della scuola, per dare la possibilità ai ragazzi,
durante l'intero anno scolastico, di prepararsi adeguatamente, e a me
di poter effettuare una accurata e rigorosa "selezione" tra tutti gli
alunni della scuola per "scegliere" i migliori da far partecipare ai
giochi.
Ricordo che tutti i ragazzi dell'istituto facevano "a gara" per
partecipare, o solamente per far parte del pubblico e tifare i loro
beniamini. Vi si svolgevano diverse discipline, innanzitutto,
l'atletica leggera (velocità, mezzofondo, fondo, staffetta, salto in
alto, salto in lungo, lancio del giavellotto, lancio del peso), e poi
corsa campestre, pallavolo, pallamano e basket. Con tanto di bandiere,
premiazione finale e saluti delle autorità!
Era una vera festa! Certo,
durante gli incontri non sono mai stati ottenuti dei "record del
mondo", ma, lo garantisco, si raggiungeva un buon livello tecnico,
c'era disciplina e sano agonismo, i ragazzi si divertivano, ed era
soprattutto un buon volano formativo ed educativo per gli alunni
d'allora. Ed era anche un buon veicolo pubblicitario per la scuola,
insomma, facevamo ... "marketing", come si direbbe adesso.
E poi era, ...
praticamente, a "costo zero". Cosa si voleva di più!?».
Ma il prof. Fiorito ha fatto anche altro nella vita. E' stato tra i
promotori e fondatori del CUP (Circolo Universitari e Professionisti),
un circolo culturale tra i più attivi e longevi che Misterbianco
ricordi. Fondato negli anni '60, il sodalizio ha svolto un'intensa
attività culturale e ricreativa, animando la vita cittadina, con
incontri, convegni, dibattiti, cineforum, manifestazioni sportive,
feste in maschera, veglioni di carnevale, tombole, giochi di società,
feste della befana, sino agli inizi degli anni '90, del secolo scorso.
Inoltre, qualche anno fa, il professore Fiorito ha ricevuto
dall'Amministrazione Comunale il prestigioso "Premio Sportsmen", come
riconoscimento alla sua lunga e gloriosa "carriera" di "educatore e di
sportivo".
Ma quella mattina, i racconti del professore Fiorito hanno "scatenato"
la mia memoria. Ricordo che anch'io, negli anni della scuola media alla
"Leonardo da Vinci", di Misterbianco, ho partecipato ai Giochi della
Gioventù. E il professore Fiorito, che è stato anche il mio insegnante,
dopo un'attenta e accurata "selezione" tra tutti gli alunni della mia
classe, sceglieva anche me per partecipare ai giochi. Solo che, anziché
selezionarmi per la "corsa di resistenza", fondo o mezzofondo, come io
pensavo e speravo, chissà perché, mi sceglieva sempre per il ...
"lancio
del peso" (addirittura per ben due edizioni consecutive)! Si, avete
capito bene, proprio così!
Solo che per ottenere dei buoni risultati
nel lancio del peso, bisogna avere un fisico adatto, occorre un corpo
robusto e muscoloso, ed il mio, ... ahimè, non lo era affatto (né è
cambiato stile!)!
E malgrado l'impegno e il notevole sforzo che ci
mettevo, per non sfigurare agli occhi del professore e dei miei
compagni di classe, raggiungevo ... dei risultati, ... diciamo, non
certo da
primi posti!!!
Peraltro, senza mai aver avuto "l'onore" di portare
nemmeno una medaglia a casa! Pazienza, m'accontentavo! D'altronde, a
differenza di tanti altri, potevo sempre dire di aver partecipato ai
Giochi della Gioventù, di Misterbianco!
E scusate se era poco!
E adesso, che sono avanti negli anni (non è nostalgia!), solo adesso
ricordo con gioia ed emozione d'aver partecipato, tanto tempo fa, ai
Giochi della Gioventù, anche se ... come atleta del lancio del peso!
Ricordi e misteri della scuola, e della mia sconfinata e felice
giovinezza!
Angelo Battiato
angelo.battiato@istruzione.it
|
|