Non chiamateli Olimpiadi, ma Giochi della Gioventù
Data: Domenica, 12 aprile 2015 ore 08:30:00 CEST
Argomento: Redazione


2A del liceo Rapisardi di Paterno. Vincitrice del torneo di Palla Rilanciata - 1961«Non chiamateli "Olimpiadi", ma semplicemente "Giochi della Gioventù"! Ed io sono stato il primo ad organizzarli a Misterbianco, molti anni fa!». È un fiume in piena il professore Carmelo Fiorito, che in un quarto d'ora circa, testimoni sua moglie e i miei tre nipotini, che rispettivamente ci "spingono" con gli occhi, per paura di fare tardi alla devozionale visita "al sepolcro", mi racconta, tutt'intera, la sua lunga e fruttuosa carriera d'insegnante, passata tra registri (minuziosamente conservati ancora adesso), aule scolastiche, palestre e campi sportivi. E il prof. Carmelo Fiorito ne ha cose da raccontare! Pensionato, classe 1923, misterbianchese doc, il "professore", come tutti lo chiamano in paese, per un'intera vita ha insegnato "Educazione Fisica" (quando ancora si chiamava così), a tante generazioni di misterbianchesi e non.

Inizia così il suo racconto. «Era il lontano 1963, quando per la prima volta organizzai i "Giochi della Gioventù", a Misterbianco. Ricordo che li "importai" dal Liceo Scientifico Statale "Mario Rapisardi", di Paternò, dove avevo insegnato per un po' di anni, e dove li avevo "sperimentati".
Pensa che il Ministero della Pubblica Istruzione li realizzò soltanto a partire del 1969, cioè ben 6 anni dopo di me!
Come dire, che sicuramente, il ministro d'allora, li ha "copiati" da noi! Immagina che a quell'epoca non c'era neanche uno straccio di palestra comunale; ricordo che con i miei ragazzi ero costretto a fare lezione in un campo sportivo, in terra battuta (e a volte bagnata!), preso in prestito da un privato cittadino, in contrada Mezzocampo, dove adesso sorgono i capannoni della zona commerciale della città.

Ma torniamo ai "miei" Giochi della Gioventù. Erano il fiore all'occhiello dell'intera scuola media e di Misterbianco!
Si disputavano quando c'era bel tempo, generalmente nel mese di maggio, un pò prima della fine della scuola, per dare la possibilità ai ragazzi, durante l'intero anno scolastico, di prepararsi adeguatamente, e a me di poter effettuare una accurata e rigorosa "selezione" tra tutti gli alunni della scuola per "scegliere" i migliori da far partecipare ai giochi.

Ricordo che tutti i ragazzi dell'istituto facevano "a gara" per partecipare, o solamente per far parte del pubblico e tifare i loro beniamini. Vi si svolgevano diverse discipline, innanzitutto, l'atletica leggera (velocità, mezzofondo, fondo, staffetta, salto in alto, salto in lungo, lancio del giavellotto, lancio del peso), e poi corsa campestre, pallavolo, pallamano e basket. Con tanto di bandiere, premiazione finale e saluti delle autorità!
Era una vera festa! Certo, durante gli incontri non sono mai stati ottenuti dei "record del mondo", ma, lo garantisco, si raggiungeva un buon livello tecnico, c'era disciplina e sano agonismo, i ragazzi si divertivano, ed era soprattutto un buon volano formativo ed educativo per gli alunni d'allora. Ed era anche un buon veicolo pubblicitario per la scuola, insomma, facevamo ... "marketing", come si direbbe adesso.
E poi era, ... praticamente, a "costo zero". Cosa si voleva di più!?».

Ma il prof. Fiorito ha fatto anche altro nella vita. E' stato tra i promotori e fondatori del CUP (Circolo Universitari e Professionisti), un circolo culturale tra i più attivi e longevi che Misterbianco ricordi. Fondato negli anni '60, il sodalizio ha svolto un'intensa attività culturale e ricreativa, animando la vita cittadina, con incontri, convegni, dibattiti, cineforum, manifestazioni sportive, feste in maschera, veglioni di carnevale, tombole, giochi di società, feste della befana, sino agli inizi degli anni '90, del secolo scorso. Inoltre, qualche anno fa, il professore Fiorito ha ricevuto dall'Amministrazione Comunale il prestigioso "Premio Sportsmen", come riconoscimento alla sua lunga e gloriosa "carriera" di "educatore e di sportivo".

Ma quella mattina, i racconti del professore Fiorito hanno "scatenato" la mia memoria. Ricordo che anch'io, negli anni della scuola media alla "Leonardo da Vinci", di Misterbianco, ho partecipato ai Giochi della Gioventù. E il professore Fiorito, che è stato anche il mio insegnante, dopo un'attenta e accurata "selezione" tra tutti gli alunni della mia classe, sceglieva anche me per partecipare ai giochi. Solo che, anziché selezionarmi per la "corsa di resistenza", fondo o mezzofondo, come io pensavo e speravo, chissà perché, mi sceglieva sempre per il ... "lancio del peso" (addirittura per ben due edizioni consecutive)! Si, avete capito bene, proprio così!
Solo che per ottenere dei buoni risultati nel lancio del peso, bisogna avere un fisico adatto, occorre un corpo robusto e muscoloso, ed il mio, ... ahimè, non lo era affatto (né è cambiato stile!)!
E malgrado l'impegno e il notevole sforzo che ci mettevo, per non sfigurare agli occhi del professore e dei miei compagni di classe, raggiungevo ... dei risultati, ... diciamo, non certo da primi posti!!!
Peraltro, senza mai aver avuto "l'onore" di portare nemmeno una medaglia a casa! Pazienza, m'accontentavo! D'altronde, a differenza di tanti altri, potevo sempre dire di aver partecipato ai Giochi della Gioventù, di Misterbianco!
E scusate se era poco!

E adesso, che sono avanti negli anni (non è nostalgia!), solo adesso ricordo con gioia ed emozione d'aver partecipato, tanto tempo fa, ai Giochi della Gioventù, anche se ... come atleta del lancio del peso!
Ricordi e misteri della scuola, e della mia sconfinata e felice giovinezza!

Angelo Battiato
angelo.battiato@istruzione.it

Liceo di Paternò al boschetto della Plaja di Catania - 1960






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