Giovedì 9 aprile presidio, assemblea davanti al CSA di Catania contro il ddl sulla scuola
Data: Mercoledì, 08 aprile 2015 ore 07:45:00 CEST
Argomento: Comunicati


I numerosi docenti, ATA, studenti che si sono ritrovati sotto la prefettura di Catania, la settimana scorsa, per manifestare contro il disegno di legge del governo sulla scuola hanno convocato un nuovo appuntamento, per proseguire la lotta contro l'attacco del governo all'istruzione e ai diritti di chi nelle scuole lavora e studia. Giovedì 9 aprile alle ore 15,30 si terrà al CSA (ex provveditorato agli studi) di Catania, in via Coviello, un presidio/assemblea in cui si ribadiranno le ragioni della forte opposizione al progetto del governo e si discuteranno altre iniziative di lotta, anche alla luce dell'inizio del percorso di discussione parlamentare. Riportiamo qui il documento consegnato al Prefetto di Catania in cui si sintetizzano le ragioni della mobilitazione.

Al Prefetto di Catania,
i manifestanti raccolti sotto la sede dalla Prefettura di Catania consegnano questo documento, affinché esso sia inoltrato al governo, in cui sinteticamente esprimono i motivi della loro ferma opposizione al disegno di legge sulla scuola.

1 - Viene pesantemente colpita l'idea di scuola democratica e pluralista, propria della Costituzione repubblicana.

2 - L'accentramento del potere nelle mani del dirigente scolastico - che decide insindacabilmente chi assumere, chi premiare economicamente e l'intera fisionomia della scuola- azzera la libertà d'insegnamento, la contrattazione, la gestione democratica della scuola, i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici dell'istruzione.

3 - L'immissione in ruolo dei precari avviene in misura assai inferiore da quanto richiesto dalla sentenza della Corte di giustizia europea e secondo modalità confuse e ingiuste.

4 - Numerosi disposizioni del disegno di legge sono volti a favorire un inaccettabile processo di privatizzazione del sistema scolastico, la cui gestione è un essenziale compito dello stato.

5 - Il disegno di legge consente al governo, tramite il meccanismo della delega, di intervenire, senza confrontarsi con il Parlamento e con le forze sociali, in materie delicatissime quali, tra le altre, l'integrazione scolastica degli alunni disabili e la configurazione degli organi collegiali.

Per questi motivi si chiede:
- un immediato ritiro del disegno di legge sulla scuola
- l'emanazione di un provvedimento d'urgenza che riguardi esclusivamente la stabilizzazione del precariato (docenti e ATA) e che risponda a quanto sancito dalla sentenza della Corte di giustizia europea
- un profondo mutamento di rotta nelle politiche scolastiche che risarcisca la scuola delle risorse che gli sono state sottratte, dal 2008 fino all'ultima legge di stabilità.
- la discussione della legge d'iniziativa popolare sul sistema dell'istruzione, già da tempo depositata presso il parlamento."

Per il presidio
Luca Cangemi





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