In DDL svelato bluff risorse. Smacco per Giannini
Data: Lunedì, 23 marzo 2015 ore 08:00:00 CET Argomento: Attività parlamentare
"Il denaro
che viene 'investito' sulla scuola è solo frutto del risparmio futuro
ottenuto dal blocco degli scatti di servizio. Morale della favola: dal
ministro Padoan, la professoressa Giannini non ha ottenuto il becco di
un quattrino". Così Maria Mussini, senatrice del gruppo Misto, commenta
a caldo le cifre contenute nel ddl 'Buona Scuola'.
"E' sorprendente, inoltre - aggiunge - come il titolare di viale
Trastevere scarichi sul Parlamento la responsabilità dei tempi di
approvazione del provvedimento. L'annuncite del suo capo, Matteo Renzi,
evidentemente, ha fatto proseliti e dall'estate scorsa ha impedito la
discussione dei ddl sul tema già depositati da tempo, tra cui la LIP
Scuola. Insomma, tutto fermo, in attesa dei sacri testi governativi".
Secondo Mussini, tuttavia, "l'errore più marchiano riguarda i precari.
La verità è una soltanto: il governo non ha avuto il coraggio di dare,
in questo caso sì, una via rapida alle assunzioni urgenti, e le ha
impacchettate con quello che pomposamente definisce una rivoluzione ma
che, all'atto pratico, non risolve il problema del precariato".
"Sull' iter a tappe forzate del ddl, siamo al ricatto morale - conclude
la senatrice - Quella di far ricadere su deputati e senatori la
responsabilità di una celere approvazione del provvedimento è una
manovra sporca. Il ministro Giannini sbaglia. D'altronde, gli impegni
che il governo ha preso non sono né con i precari, né con la scuola, né
con il Paese, ma con il Mef eConfindustria. Dunque, se la sbrighi con
loro".
Ufficio Stampa Gruppo Misto - Senato
paola.alagia@senato.it
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