Un Omaggio a Mario Luzi nel decimo anniversario della sua scomparsa
Data: Domenica, 15 marzo 2015 ore 09:00:00 CET
Argomento: Redazione


Questo pensiero lo dedichiamo alla cara memoria di Mario Luzi, com'è doveroso e giusto a conferma della nostra lunga e inossidabile amicizia. Noi non lo possiamo cancellare dalla nostra memoria, poiché lui fa parte della nostra stessa vicenda umana, morale e intellettuale. Noi lo proponemmo per la cittadinanza onoraria a Massa e l'avrebbe ricevuta se non si fosse verificata la sua scomparsa, il 28 febbraio 2005. A Massa egli si sentiva di casa, e aveva molti amici, e chiedeva di loro, ed era impaziente nel ricevere notizie rassicuranti sul loro conto. La sua scomparsa ci colse di sorpresa e ci lasciò sgomenti.

Mario Luzi fa parte della storia dei nostri incontri culturali, dei nostri corsi di aggiornamento, della nostra stessa vicenda esistenziale ed intellettuale, essendo stato docente al Liceo Classico "Pellegrino Rossi" di Massa in tempi lontani e protagonista e animatore della cultura massese. Io personalmente l'ho invitato più volte, assieme al prof. Salvatore Ragonesi, già preside di quel Liceo ed efficace e pugnace teorizzatore di una nuova e feconda storia locale in stretta relazione con quella nazionale. E tutti lo hanno potuto ascoltare a Massa nei convegni che sono stati organizzati nel Liceo e nella Villa Cuturi di Marina da me e dal professore Ragonesi. E Luzi parlava di poetica e di poesia moderna, del simbolismo francese e del realismo europeo. E abbiamo ascoltato le sue liriche più belle dalla bocca suadente e competente di Pamela Villoresi. Non posso dimenticare la sua commozione, e la commozione di tutti, quando Pamela declamò alcune delle sue poesie d'amore nell'Auditorium di Villa Cuturi.

Luzi rimane dunque con noi che ne abbiamo alimentato e ne alimentiamo la memoria e che siamo stati testimoni e sostenitori della sua affermazione, quando era ancora in vita ed era vittima dell'emarginazione e della scarsa stima tra i critici della domenica, quelli che scrivono su giornali e riviste e pensano di essere i padroni assoluti della letteratura. Nella biografia luziana Massa deve essere considerata una tappa importante, com'è giusto che sia. Qui si trovano i suoi maggiori interpreti, a cominciare dal professore Ragonesi che, senza tanto clamore, ne ha messo in luce e studiato la poetica del nuovo realismo metafisico in rapporto alla grandezza e originalità della sua poesia. Questa è la verità storica ed effettuale, e nessuno potrà nasconderla ed alterarla.

Luzi,per noi che l'abbiamo conosciuto davvero, non è solo il grande poeta, anche il saggista ed il critico letterario,lo studioso ed il docente universitario, l'uomo integro, umile e buono, sincero e onesto, generoso e coraggioso. Luzi ha svolto una lunga battaglia in difesa di un'idea non peregrina della letteratura e della lirica e l'ha affrontata con coraggio e dignità quando il vento sembrava favorevole al materialismo positivista e marxista. Egli mai si è sottratto al confronto e all'enunciazione delle sue opinioni, anche se esse non erano del tutto conformi e allineate con i potenti di turno. Anche per questo motivo noi gli siamo legati e gli siamo ancora grati.

Chi vuole le prove di ciò che sto dicendo, può andare a rileggere le pagine della raccolta di saggi intitolata "Tutto in questione" (Vallecchi 1965) riscoperta dal professore Ragonesi e da lui egregiamente commentata, che mostra un Luzi battagliero e impavido scendere in campo per la difesa della sua concezione dell'arte e della poesia: "Ma teniamo ad affermare che per coloro per i quali il marxismo non interpreta tutta la realtà, e non sono così pochi, il dramma, ben diverso, della conoscenza, antico quanto l'uomo, continua ed è esso stesso vita e fonte possibile di poesia come fu sempre" .Così diceva Luzi negli anni Cinquanta del Novecento e il professore Ragonesi ne esalta l'intelligenza critica e la forza estetica fondata sul nuovo realismo. Questa è la premessa di una letteratura libera e indipendente.

prof. Nicola Costantino





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