Studenti in piazza contro La Buona Scuola
Data: Venerdì, 13 marzo 2015 ore 08:00:00 CET Argomento: Redazione
Roma -
Gli studenti tornano in piazza nel giorno in cui il Governo presenterà
in Consiglio dei Ministri il ddl per tradurre in via legislativa le
linee guida de La Buona Scuola. Non con un'adesione di massa, almeno
nei cortei.
Le motivazioni delle manifestazioni in tutta Italia sono state
annunciate con un blitz studentesco messo a segno nella notte davanti
al Miur, dove è stato esposto uno striscione per dire 'stop' alla
riforma del governo e per supportare la LIP e le proposte
dell'Altrascuola. "Le indiscrezioni emerse negli ultimi giorni
confermano la giustezza degli ultimi mesi di agitazione contro la
proposta del Governo sulla scuola: noi non faremo passi indietro!" dice
Danilo Lampis, coordinatore nazionale dell'Unione degli Studenti.
"Nonostante le mobilitazioni e la scarsissima partecipazione degli
studenti alla consultazione, vogliono calarci dall'alto una riforma che
in buona parte risponde alle esigenze dell'impresa e dei poteri forti
del Paese. A confermarlo vi sono le nuove agevolazioni previste per chi
sceglie le scuole private e il bonus fiscale per gli investimenti
privati nella scuola pubblica. Non è stato messo al centro chi vive la
scuola pubblica ogni, in primis gli studenti".
Gli organizzatori parlano di 50mila persone per 40 manifestazioni.
Corteo e qualche tafferuglio a Milano: la protesta è
partita da piazza Cairoli. Durante la manifestazione c'è stato un
lancio di lacrimogeni. A dare il via agli scontri, il lancio di oggetti
e bottiglie con vernice rossa all'indirizzo degli agenti e dei mezzi di
polizia a presidio della Regione. Non c'è stato però alcun 'contatto
fisico' diretto tra agenti e studenti. Uno studente è stato
fermato dalla polizia. Lo hanno reso noto gli stessi manifestanti,
precisando che si tratta di un ragazzo iscritto al liceo Carducci. Lo
studente, ha confermato la polizia, è stato portato in questura per
accertamenti. A corteo concluso gli studenti hanno annunciato il fermo
con un megafono invitando tutti i partecipanti ad una riunione nel
pomeriggio per decidere eventuali altre iniziative di protesta. Poco
prima all'Expo Gate di largo Cairoli alcuni studenti hanno lanciato
uova. I ragazzi lamentano scuole fatiscenti, strumentazione non
adeguata al corso di studi intrapreso. "Ad esempio, io faccio
l'artistico e non abbiamo i computer per fare grafica e hanno speso
tanti soldi per il wifi che non funziona", spiega la studentessa. I
manifestanti hanno parole dure anche per Regione Lombardia, colpevole,
a detta loro, di "non finanziare le attività necessarie agli studenti"
e di "non ascoltare la nostra voce. Noi siamo disponibili a un
dialogo".
Repubblica.it
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