Ricordo di Grazia La Rosa
Data: Giovedì, 12 marzo 2015 ore 20:30:00 CET Argomento: Redazione
La giornata
dell'8 marzo per la comunità di Misterbianco è stata
segnata dalla prematura scomparsa della prof.ssa Grazia La Rosa,
docente di inglese presso la scuola "D'Annunzio" di Motta S.Anastasia.
Nel giorno della donna il ricordo di una donna eroica che ha tanto
sofferto, amato e donato, resta un monito e un ricordo per tutti. Nel
corso del solenne funerale con una chiesa gremita di amici e parenti,
il comune sentire era un forte GRAZIE che ha avuto una larga eco anche
nella pagina face book, ricca di messaggi e di espressioni di
affettuosa stima e amicizia.
Nel silenzio della preghiera è stato ripetuta l'invocazione degli
antichi cristiani: "Signore non ti chiediamo perché ce l'hai tolta, Ti
ringraziamo perché ce l'hai donata".
Grazia è stata un dono per il figlio Claudio, tanto amato ed ora,
rimasto solo, gode della protezione di un angelo, che da cielo
l'assiste in ogni momento.
E' stata un dono per Papà Stefano, grande patriarca della famiglia La
Rosa e per l'eroica mamma-coraggio, la quale nonostante l'età è stata
sempre vigile, attenta, operosa specie nel periodo della malattia che
ha purificato come un crogiuolo l'oro prezioso della sua bontà e che
ora, liberato da ogni scoria diventa dono e tesoro per tutti gli amici.
Grazia è stata un dono per i fratelli Alfredo e Mario, per le cognate e
i nipoti sempre vicini e attenti in ogni occasione della vita.
E' stata un dono per tanti studenti che l'hanno avuto professoressa
di inglese all'Istituto San'Antonio di Catania, di Lineri,
Misterbianco e negli ultimi anni a Motta Sant'Anastasia, come dimostra
la presenza della bandiera della scuola in chiesa.
Ha coordinato il Consiglio comunale dei Ragazzi di Motta ed una
delegazione di studenti ha testimoniato con un
simbolico cuscino di fiori, la gratitudine e la grande stima. Grazia è
stata un dono per la preside Daniela Di Piazza che le è stata
particolarmente vicina e cara amica durante il calvario della
sofferenza che, come ha detto il sacerdote nell'omelia, l'ha condotta
fin sulla croce ed ora in paradiso.
I numerosi colleghi e amici che hanno presenziato all'estremo saluto,
addolorati per la prematura scomparsa si sono uniti al dolore della
famiglia e ciascuno custodisce nel cuore un ricordo, una parola,
un'espressione di amicizia e di affettuosa stima.
La giornata dell'8 marzo resta come ricordo di una donna, mamma,
insegnante, che ha saputo donare e la sua testimonianza è per tutti gli
amici una lezione di vita e un tesoro da custodire, mettendo la propria
vita a servizio degli altri.
Signore non ti chiediamo perché ce l'hai tolta,
Ti ringraziamo perché ce l'hai donata.
Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it
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