Non siamo carne da macello ... Caro Matteo!
Data: Domenica, 08 marzo 2015 ore 07:45:00 CET
Argomento: Comunicati


Gentile redazione di Aetnanet,
mi chiamo Daniela Distefano, sono un insegnante precaria dal lontano 1999 e faccio parte del gruppo Facebook "GAE IN RUOLO-NON UNO DI MENO" fondato qualche giorno fa e che già annovera più di 4000 iscritti. Abbiamo necessità di spiegare a tutti in modo chiaro e distinto cosa sono le Graduatorie ad Esaurimento (Gae) e di affermare il diritto che abbiamo tutti acquisito all'immissione in ruolo, chi tramite concorsi vinti, chi, invece, con abilitazioni aventi valore concorsuale. Il governo Renzi, dopo mesi di propaganda e di slogan sull'abolizione del precariato ha invece virato sulla soppressione delle graduatorie: in sostanza, dalla bozza del decreto legge che è circolata e dalle dichiarazione del Presidente del Consiglio, del ministro dell'Istruzione e del sottosegretario Faraone, le assunzioni da 150.000 non saranno più di 100.000, e, forse, anche molto meno.

Non ci sarà l'Organico funzionale o dell'autonomia, che avrebbe permesso di immettere in ruolo anche docenti appartenenti a classe di concorso sovraffollate; lo Stato, assumerà, come sempre, in base ai posti vacanti e le cattedre disponibili per il prossimo anno non sono più di 60.000.
Il governo, per i restanti 50-80.000 mila, ossia la metà se non la maggioranza dei precari, prevede di bandire un nuovo concorso nel 2016 dandoci una corsia preferenziale, proposta per noi irricevibile per i seguenti motivi:

1) Abbiamo già tutti superato un concorso spesso integrato con corsi di perfezionamento costosissimi e che davano punteggio;

2) Le Graduatorie Ad Esaurimento sono cosi chiamate proprio perché' sono state chiuse dallo Stato nel 2008 al fine di esaurirle nel tempo con l'assunzione di tutti i presenti, indipendentemente dal servizio svolto e dalla classe di concorso di appartenenza;

3) Se non ci sono cattedre vacanti per tutti non ce ne saranno nemmeno per i prossimi anni;

4) oltre a essere inutile, costoso (per l'erario) e lesivo del nostro diritto acquisito al ruolo, l'idea di sottoporci a un ulteriore concorso è sentita nel profondo di ognuno di noi come umiliante.

Il governo è passato dalla propaganda dell'immissione in ruolo di 148.000 precari a un dimezzamento del numero e prevede di abbandonare al loro destino tutti gli altri. A questo punto è in gioco il nostro diritto all'esistenza!
Noi chiediamo che le Gae non vengano soppresse e che con calma si studi una soluzione per le future immissioni in ruolo dei precari che non rientreranno nel piano del prossimo anno scolastico.

Abbiamo necessità di batterci denunciando ciò che sta avvenendo nel segreto delle stanze e in Parlamento.
Le mando la lettera che è stata inviata al sommo Pontefice e che è già stata pubblicata da alcuni giornali ed altre che possono aiutarvi a capire.

Daniela Distefano





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