Il mio Certamen: riflessioni a margine di un’esperienza
Data: Venerdì, 20 febbraio 2015 ore 08:30:00 CET
Argomento: Redazione


Sembrava un normale martedì di gennaio, un giorno come tanti altri da trascorrere a casa tra i miei ultimi studi universitari. Nulla, infatti, lasciava presagire che proprio quel martedì si rivelasse per me un giorno speciale, custode della sorpresa più bella e inattesa della mia vita. Come ogni mattina accedo alla mia posta elettronica e trovo una mail, da parte del mio professore di Filologia Classica dell’Università di Catania, il prof. Vincenzo Ortoleva, che mi invitava a partecipare al Certamen di Letteratura Scientifica e Tecnica greca e latina organizzato dal Liceo “Concetto Marchesi” di Mascalucia, in collaborazione con il Dipartimento di “Civiltà Antiche e Moderne” dell’Università di Messina.

Ma, di primo acchito, tra me e me pensai…: “e che cosa c’entro io, studente universitario, con un certamen di un Liceo?”
Tuttavia la mia curiosità, l’altisonante titolo del certamen e non ultima la fiducia in chi mi aveva inviato la mail mi hanno indotto a leggere attentamente il Bando allegato. Scopro, con mia grande sorpresa, che la gara, per quest’anno di lingua latina, prevede due distinte sezioni: una, tradizionale, riservata agli studenti dei Licei italiani e un’altra, del tutto innovativa e unica su territorio nazionale, riservata agli studenti universitari iscritti ai Dipartimenti di ‘Antichistica’.

L'entusiasmo era quasi incontenibile!  Finalmente mi veniva offerta l'occasione di concorrere non solo per puro spirito di competizione, ma anche per misurarmi in una prova difficile e complessa, una sfida a me stesso, a quelle conoscenze e competenze che con tanta fatica e abnegazione ho costruito sin dai tempi del liceo. E sin da allora, cioè da quando frequentavo il Liceo Scientifico di Vittoria, ho nutrito, coltivandola giorno dopo giorno, una passione intensa per la cultura classica e in particolare per il latino: una passione felicemente ‘contagiata’ dal mio caro prof. Daniele Liberto, mentore e maestro di vita a cui devo tanto della mia formazione.

Per anni, ai tempi del liceo, ho sperato invano di poter prender parte ad altrettanto prestigiosi certamina, ma essere uno studente di liceo scientifico deludeva spesso le mie aspettative perché allora simili gare erano per lo più rivolte agli studenti del liceo classico. Finalmente, però, si poteva realizzare il mio sogno…seppur tardivamente. Non era di certo la cifra messa in palio per i vincitori né l'idea di poter, eventualmente, conquistare il primo posto ad aver solleticato i miei pensieri, ma unicamente la gioia di vedere realizzato il solo desiderio di partecipazione, anche al di là di ogni esito. E mi iscrivo, quindi, al Certamen di Letteratura Scientifica e Tecnica greca e latina del Liceo C. Marchesi, impaziente di vivere questa tanto attesa esperienza e di condividere con altre persone la mia stessa passione.

E finalmente arriva il giorno tanto desiderato!  Il 10 febbraio, di buon mattino, mi presento al Liceo e carico di emozione affronto la prova. E’ stata un’esperienza dura, ma al contempo entusiasmante. Una sensazione unica, difficile da raccontare. Non mi aspettavo nulla, mi bastava il piacere di aver preso parte, il piacere di esserci stato. Eppure quel piacere, che già mi appagava, solo dopo qualche giorno, si è mutato, inaspettatamente, in una nuova e palpitante emozione. Sul sito della scuola, il 14 febbraio, viene pubblicata la graduatoria dei vincitori e, con immensa mia gioia, scopro di essermi classificato al secondo posto nella sezione degli studenti universitari.

Non poteva esserci sorpresa più bella per me! Ma se ciò che ho sempre atteso è divenuto realtà è senza dubbio anche merito del prof. Nicola Basile e del Dirigente Scolastico, prof. Lucia Maria Sciuto del Liceo “C. Marchesi” che, in collaborazione con la prof. Paola Radici Colace dell’Università di Messina, hanno progettato, diretto e organizzato il Certamen. Un’iniziativa che, già alla sua seconda fortunata edizione, per la sua originalissima struttura, unica in tutta Italia, offre a noi studenti universitari l’occasione di un proficuo e promettente confronto. Aver conosciuto, infatti, altri colleghi dell’Università di Messina, di Catania e addirittura di Pisa, città da cui proveniva proprio il collega universitario che si classificato primo nella graduatoria, mi ha arricchito lasciandomi un significativo bagaglio di esperienza che credo sia tutta ancora da scoprire.

Per questo, nel rinnovare i miei ringraziamenti a tutto il comitato organizzativo, alla commissione e in particolar modo al prof. N. Basile, non posso che augurare che questo Certamen goda sempre di maggiore fortuna negli anni a venire!
    
Gianluca Vindigni





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