EXPO: Nutrire la SCUOLA con nuove vitamine
Data: Mercoledì, 11 febbraio 2015 ore 07:30:00 CET Argomento: Redazione
L'Expo che si aprirà a
Milano il primo maggio sul tema: "Nutrire il
pianeta" costituisce l'evento dell'anno 2015. Le molteplici
realizzazioni, i numerosi progetti presentati ed esposti
sulla sana alimentazione e sulla lotta alla fame e alla povertà hanno
coinvolto popoli e nazioni e a Milano convergono idee e progetti da
ogni parte del mondo.
Nell'hangar di Bicocca si è svolto l'evento "Expo delle idee" al fine
di predisporre, con la partecipazione di 500 esperti nazionali e
internazionali. "La Carta di Milano",
che dovrà diventare un punto di
riferimento comune tra tutte le Nazioni per debellare la fame e la
povertà. Sarà questa un'eredità immateriale fatta d'idee, di
conoscenze e di consapevolezze diffuse, nei cittadini, nelle imprese e
nella politica, forse ancor meglio della Tour Eiffel di Parigi o
dell'Atomium di Bruxelles, quale segno dei tempi e risposta all'uomo di
oggi.
Il ministro alle Politiche agricole Maurizio Martina, ha esortato il
Governo a inserire nella Costituzione un articolo sul «diritto a un
cibo adeguato» e così l'Italia sarebbe la prima in Europa, mentre tale
diritto è già riconosciuto nel mondo da 23 Paesi, tra i quali il
Brasile, l'India e il Messico.
Il diritto ad un cibo adeguato potrebbe essere la prima risposta
all'emergente problema della fame, evitando gli sprechi ed operando nel
rispetto della terra.
Il cibo non è soltanto quello materiale che nutre il corpo, ma anche
quello che nutre la mente e quindi anche la scuola ha bisogno di essere
nutrita. Accanto alla "E" dell'economia occorre mettere la "E"
dell'Educazione e bilanciarne l'equilibrio, Oggi, purtroppo, prevale
l'economia, ma, in realtà sono l'educazione e la cultura che salvano il
mondo.
Nutrire la scuola può diventare
lo slogan dell'Expo 2015, che è visto
con positivo ottimismo dal 78% dei giovani intervistati come emerge
dall'indagine del "Rapporto Giovani" promossa dall'Istituto Giuseppe
Toniolo in collaborazione con l'Università Cattolica e con il sostegno
delle Fondazioni Cariplo e Intesa SanPaolo.
I giovani sono in larga misura pronti a scommettere sul successo di
Expo 2015. La maggioranza la considera un'opportunità da cogliere e
larga è la voglia di partecipare. Miglioramento dell'immagine di
Milano, potenziamento dei servizi, possibilità occupazionali.
Come la Coldiretti lamenta che con la chiusura in media di 60 aziende
al giorno l'agricoltura italiana si presenta all'Expo con 155mila
imprese in meno rispetto all'inizio della crisi nel 2007 e non può
permettersi di perdere l'opportunità di rilancio offerta dalla grande
esposizione universale" così la scuola potrà lamentare il disagio e la
disattenzione da parte dei Governi, mostrando una realtà scolastica
povera, carente nelle strutture e attrezzature, limitata e bloccata
nello sviluppo dell'aggiornamento e dell'innovazione a causa della
riduzione delle risorse economiche e umane che, di fatto, ne
mortificano lo sviluppo.
Quando l'allora Ministro dell'Istruzione Sergio Mattarella nel
1989-1990 introdusse nella scuola l'Educazione alla salute, grande
spazio venne riservato alla prevenzione della droga e all'educazione
alimentare e ambientale.
Oggi è la stessa scuola che necessita
di essere rinforzata, protetta e
potenziata. Non bastano i buoni propositi della Buona Scuola, occorrono
i fatti e la concretezza delle azioni.
La complessità del sistema non consente di agire in maniera risolutiva
e immediata, ma non bisogna neanche far passare il tempo e rimanere a
guardare sulla riva del fiume.
Nutrire la scuola significa
potenziare le strutture, migliorare
l'edilizia, dare sicurezza e qualità ai servizi prestati e quindi
(mense, trasporti, palestre, laboratori.)
Mentre la Coldiretti difende l'Economia,
il lavoro nelle campagne, a
sostegno dei prodotti locali, e contro le importazioni selvagge, la
scuola italiana dovrebbe difendere e sostenere la qualità
dell'Educazione che oggi si
manifesta nella condizione di grave
"emergenza educativa" anche a causa dello sfaldamento dei valori
portanti della società civile: la famiglia, la cittadinanza, il
rispetto, la legalità;
Nutrire la scuola significa
rispondere al fenomeno della dispersione
scolastica che causa danni sociali irreparabili per il futuro della
comunità civile;
Nutrire la scuola significa
somministrare forti dosi di vitamine
"A"
che danno amore e attenzione pedagogica nell'esercizio della
professione; di vitamine "B"
che rinforzano le buone intenzioni e i
buoni propositi per un lavoro didattico efficace ed efficiente; di
vitamine "C" che danno coerenza
all'impegno professionale attivando la
cooperazione, la collaborazione e la convergenza educativa anche con le
famiglie; di vitamine "O", che
portano ottimismo e fiducia per svolgere
con entusiasmo il non facile compito di docenti-educatori;
Nutrire la scuola vuol dire
anche assicurare un organico funzionale
alla realizzazione dei progetti di qualità;
Nutrire la scuola è anche
garantire una buona riserva nella "dispensa"
e non attendere soltanto che siano i "contributi volontari" ad
assicurare i viveri ed il necessario per andare avanti;
Nella recente trasmissione "Presa diretta" su Rai 3, i due volti della
scuola sono emersi evidenti e la doppia immagine della medaglia rivela
e documenta una realtà che ha bisogno di cure e di attenzioni oltre che
di adeguato "nutrimento", capace di garantire un'efficace crescita e
sviluppo per il futuro della società.
Nutrire la scuola significa
appunto "nutrire il Pianeta" e garantire il
futuro alla terra, che ci è stata data in dono e della quale siamo
tutti custodi.
Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it
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