Gli alunni dell'ITI 'Archimede' di Catania in videoconferenza con il Ministro della Giustizia e la Procura di Palermo
Data: Lunedì, 09 febbraio 2015 ore 07:30:00 CET
Argomento: Sindacati


Venerdì 6 febbraio 2015 gli studenti dell'ITI "Archimede" di Catania hanno partecipato in videoconferenza al III Seminario di studio "Contrasto alle mafie e Riforma della Giustizia: priorità del Paese e del Governo" organizzato dal Centro Studi Pio La Torre ONLUS nell'ambito del Progetto Educativo Antimafia 2014/2015 volto ad esaminare i vari aspetti dell'evoluzione delle mafie anche alla luce dei nuovi orientamenti maturati a livello dell'Unione Europea.
Tra i relatori del Seminario l'on. Orlando, Ministro della Giustizia, e il dott. Agueci, procuratore aggiunto della Procura di Palermo, ai quali gli studenti catanesi hanno  chiesto quali provvedimenti lo Stato intenderà attuare per combattere la corruzione che dilaga da nord a sud del Paese e se si avrà a breve termine l'istituzione di una Procura Europea.
Rispondendo a numerose domande riguardanti il processo Trattativa Stato-Mafia, l'efficacia del regime carcerario previsto dal 41 bis e l'esistenza di un vero e proprio metodo mafioso applicato a vari ambiti della società( Expo o "Caso Venezia"), il dott. Agueci ha detto che lo Stato che non ha paura della mafia è un privilegio, ma che la lotta alla mafia si fa senza indulgenze. Inoltre, il procuratore, sollecitato da una domanda di un alunno che chiedeva spiegazioni in merito alle dichiarazioni del carcerato Riina che si definiva ancora ricchissimo, ha sottolineato la necessità che l'azione di recupero dei beni dei mafiosi vada combattuta estendendola anche oltre i confini nazionali.
A conclusione dell'incontro, il Ministro Orlando  ha ricordato la figura di Pio La Torre non solo come uomo di pace ,ma anche come dirigente politico e legislatore antimafia ed ha invitato i giovani delle scuole in collegamento da tutta Italia ad avvicinarsi alla politica e ad esercitare cittadinanza attiva  per il miglioramento della società ricordando che la mafia si nutre anche di corpi intermedi che funzionano male.

Daniela Costanzo
Referente Educazione alla Legalità





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