Precari ATA, al peggio non c'è mai fine
Data: Mercoledì, 04 febbraio 2015 ore 08:15:00 CET
Argomento: Sindacati


La legge di stabilità dall' 01/09/2015 non farà sconti ai supplenti ATA con più di 36 mesi di servizio su posto vacante. Nondimeno neanche taluni Dirigenti Scolastici, in assenza temporanea di assistenti amministrativi inclusi nelle graduatorie d'istituto di prima fascia ATA nominano su assenza del titolare e quel che è peggio non chiedono neanche posti in deroga circa l'adeguamento dell'O.D. alle situazioni di fatto. In tempi di evidente crisi occupazionale, con gli organici insufficienti, mentre si fa un gran parlare di organico funzionale per i docenti, trascurando questa categoria, o peggio prevedendo tagli ed esternalizzazione dei servizi, mi sembra ingiusto far pagare quest'ulteriore prezzo ai precari amministrativi ATA inclusi nelle graduatorie provinciali permanenti.

Fuori dalle linee guida sulla Buona Scuola, per quanto riguarda un piano di stabilizzazioni per il personale ausiliario, tecnico ed amministrativo su tutti i posti vacanti e disponibili, nonostante ci sia un procedimento di infrazione dell'UE per violazione della normativa UE sui contratti a termine, riguardante la categoria ATA, e una recente sentenza della Corte di Giustizia Europea di Lussemburgo in favore di tutto il personale precario incluso nelle GAE o Graduatorie permanenti, non resta che sperare nelle "residue" supplenze temporanee, per chi non ha avuto nomina annuale o fino termine attività didattiche.

Le supplenze brevi, ultimo salvagente dei precari, rimangono a tutt'oggi uno strumento inadeguato su cui il Dirigente spesso, in base alla sua discrezionalità, decide se nominare o meno, e non sempre su supplenze di breve periodo. Il prossimo anno addirittura sarà peggio, perché le supplenze temporanee dei precari amministrativi, saranno legate all'organico della scuola e non all'effettivo fabbisogno (per 3 unità o più, per legge, non saranno più nominati supplenti amministrativi temporanei). In una città come Catania, ad esempio, sarà difficile o alquanto improbabile che lavorino assistenti amministrativi con supplenze temporanee. Il fatto stesso di scegliere solo 30 scuole anzichè i distretti scolastici sull'esempio del Salva - Precari, preclude reali opportunità di lavoro ai precari della scuola, tenuto conto del dimensionamento scolastico di questi ultimi anni che ha decimato decine di istituzioni scolastiche, - a Catania circa 50 istituzioni scolastiche negli ultimi 4 anni - complici l'abbandono scolastico, le minori nascite e un'offerta appetibile delle scuole private o Enti di formazione, che spesso rappresentano un'alternativa valida alle scuole pubbliche ovvero una via rapida verso un probabile lavoro, per chi non vuole continuare gli studi.

Chiedo come precario ATA, se si può valutare la possibilità di richiedere al MIUR correttivi sulla modalità di scelta delle scuole, anzichè su 30, optando anche a scelta del candidato su i distretti scolastici "come avviene per la domanda di trasferimento dello stesso personale ATA" - E poi è vergognoso che i supplenti temporanei ATA, a tutt'oggi, siano retribuiti per i giorni di malattia al 50%, non possano godere dei 3 gg di permesso retribuito per motivi personali o familiari, o dei permessi per il diritto allo studio, non possano partecipare all'elezione delle RSU.
Non vi sembra troppo!

Mario Di Nuzzo
mario.dinuzzo@libero.it





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