Il ruolo dell'agenzia spaziale italiana nel contesto delle missioni del 2014 - ing. Portelli Dirigente Agenzia Spaziale Italiana
Data: Martedì, 03 febbraio 2015 ore 07:45:00 CET
Argomento: Istituzioni Scolastiche


Sabato 31 gennaio nell'aula magna dell'I.T.T. Ettore Majorana di Milazzo si è tenuta la conferenza "Il ruolo dell'agenzia spaziale italiana nel contesto delle missioni del 2014". Autorevole relatore l'Ing. Claudio Portelli, ex alunno del Majorana e oggi alla Direzione Tecnica dell'ASI di Roma, cui è il Dirigente Stello Vadalà a dare il benvenuto: "È bellissimo che l'Ing. Portelli torni a Milazzo e incontri gli studenti delle sua vecchia scuola. Una bella lezione dal punto di vista scientifico, ma principalmente una lezione di vita, un monito a volare alto".
La conferenza, organizzata dall'Ing. Alberto Vita e incentrata sugli eventi del 2014, prende le mosse da una foto della Sicilia scattata dal primo astronauta siciliano, Luca Parmitano, e costituisce di fatto il prolungamento delle storie delle imprese spaziali e dell'inquinamento nello spazio alla base della conferenza tenuta al Majorana nel 2012. Allora alle conquiste spaziali fece seguito una dissertazione sui rifiuti e sulla questione ambientale. "Il nostro pianeta - riferisce Portelli - è un puntino visto dallo spazio e, come tale, va salvaguardato".

Sullo sfondo, il logo dell'ASI, che è anche un'orbita, essenziale nello spazio. L'ASI è stata fondata nel 1988, con la responsabilità di promuovere, coordinare e condurre le missioni spaziali nazionali, attuando il Piano Spaziale Nazionale dopo approvazione del MIUR. L'Ing. Portelli era lì, in qualità di lavoratore del CNR, già tre anni prima della fondazione. A luglio 2012 si è tenuta una prima conferenza con gli astronauti italiani. Ci si è allora spostati dal centro di Roma, dove si era disseminati in vari edifici, a una zona fuori dal raccordo anulare ma in un unico edificio, una struttura moderna di forma ellittica, per un personale di circa 220 addetti. L'ASI ha sedi anche a Matera e Mailindi, in Africa, vicino all'Equatore. Ed è proprio in Kenia che a suo tempo è nata la cultura dello spazio. Poi ancora cinque società partecipate, distribuite su tutto il territorio nazionale. L'ASI si occupa di osservazione e ed esplorazione robotica, microgravità ed esplorazione umana, osservazione della terra, telecomunicazioni, accesso allo spazio, navigazione mezzo satelliti, tecnologia che copre tutti gli ambiti, trasmissione di saperi.
"La strada che porta allo spazio passa per il nostro paese" - sottolinea con fierezza Portelli a conclusione di una presentazione che ha raccontato le molteplici attività dell'ASI.

L'Ingegnere che ha frequentato il Majorana ha con sé gadget per gli studenti. Pone loro delle domande e li distribuisce a ogni risposta esatta. Quindi scaturisce l'approfondimento sulle tematiche aerospaziali oggetto di trattazione, dalle esplorazioni mediante satelliti alla missione Rosetta e Philae. L'Ing. Portelli ha portato con sé nientemeno che un asteroide. Parte da questo prezioso oggetto, che qualche studente ha prontamente individuato, per relazionare a un attentissimo uditorio la missione spaziale Rosetta. Per 10 anni nello spazio, questo satellite dalla grande superficie di pannelli solari, con antenna di trasmissione in grado di raggiungere i sei milioni di km dalla terra. Philae, dal tempio sull'isola Philae nel Nilo dove fu ritrovata la stele di Rosetta, è il figlio. "Scopo precipuo del satellite è interpretare quello che c'è nello spazio" - prosegue Portelli. "Dalle comete probabilmente siamo nati, questo è ciò che affermano gli scienziati. Rosetta studia l'origine delle comete e gli scambi di massa interstellare con il nostro Sole. La sonda Rosetta (3000 kg, destinazione cometa 67P) fu lanciata il 2 marzo 2004. La missione finirà il 31 dicembre 2015".

Un filmato animato su Rosetta e Philae, a partire da C'era una volta, ha particolarmente catturato l'attenzione degli studenti, delusi dall'epilogo triste della storia narrato loro da Portelli: la distruzione a fine missione da particelle. Messo in evidenza il contributo italiano nella missione. "Non tutto è andato bene - riferisce Portelli - e dopo alcuni rimbalzi, per non essere riuscito ad agganciarsi, Philae è rimasto in una zona della cometa poco esposta al sole e quindi a danno dei pannelli solari che lo compongono. Bisognerà aspettare una maggiore vicinanza al sole per ulteriori esplorazioni".

Oggetto dell'assai interessante relazione, l'ISS (Stazione Spaziale Internazionale) che dal 1988, tramite la cooperazione tra USA, Russia, Canada, Europa e Giappone, è un eccellente laboratorio spaziale internazionale. F. Malerba, U. Guidoni, M. Cheli, P. Nespoli e R. Vittori, L. Parmitano sono i i volti proiettati sul maxi schermo e corrispondono agli italiani nello spazio fino al 2013. Samantha Cristoforetti, con il team della ISS (2 russi e 2 americani), dialoga anche oggi con l'ASI. Le parlano anche gli studenti delle scuole, le rivolgono domande. E i filmati sugli esperimenti e il menù per Samantha, caffè espresso italiano compreso ed erogato in microgravità, richiamano il favoloso mondo dello spazio. Una dispensa personale per creare i propri piatti, lo Spacefood insomma con ingredienti Made in Italy e biologici che crea buonumore, in aggiunta al cibo standard.

L'ultimo filmato passa in rassegna i principali eventi spaziali del 2014. Cinquant'anni già di cooperazione spaziale dell'Europa, dal 1964 al 2014. Poi l'Ing. Portelli mostra dal suo iPad le applicazioni disponibili in materia spaziale: una segna il passaggio di una stazione spaziale in un dato luogo (passaggi visibili e non visibili a occhio nudo); un'altra segna il punto in cui si trova la stazione spaziala; c'è la app che contiene un database di oggetti dello spazio, alcuni dei quali potrebbero essere addirittura pianeti, con una massa rapportata a Giove; infine meteosat, applicazione di meteorologia dal satellite.
L'Ing. Portelli, nel salutare i giovani presenti, descrive alcuni dei campi che abbracciano l'ASI e, più in generale, l'ingegneria aerospaziale. Lo fa con la passione negli occhi e la mente rivolta a quell'altrove così distante che per una mattina è parso poco più vicino agli studenti del Majorana.

ittmilazzoinforma@itimajorana.gov.it





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