Richiesta di Question Time per il personale ATA precario
Data: Venerdì, 19 dicembre 2014 ore 08:00:00 CET Argomento: Opinioni
Di recente è stato chiesto
ad un rappresentante del PD catanese di
interrogare urgentemente il Ministro dell'Istruzione Giannini, circa
una risposta esauriente su iniziative future in favore del personale
amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA) operante nel settore della
pubblica istruzione, categoria dimenticata nella proposta sulla "Buona
Scuola", che assicura permanentemente il funzionamento generale
dei servizi ausiliari, tecnici ed amministrativi delle scuole statali
di ogni ordine e grado.
La modalità con cui interpellare il Ministro si chiama QUESTION TIME,
una interrogazione di pochi minuti a risposta immediata del Ministro
che rende l'idea dell'orientamento complessivo del Governo, sul
settore/categoria preso in considerazione.
Un tema che seppur escluso dalla Buona Scuola assume una importanza
rilevante alla luce della sentenza emessa di recente dalla Corte di
Giustizia Europea sul precariato scolastico.
Di seguito l'interrogazione a risposta immediata formulata dallo
scrivente che sottopongo all'attenzione dei lettori di Aetnanet:
Sig. Ministro:
PREMESSO che tra le situazioni di emergenza, quella del personale
amministrativo, tecnico ed ausiliario (ATA) risulta essere
davvero preoccupante, per la mancata previsione di adeguate dotazioni
organiche;
VISTO che il MIUR, insieme agli UU.SS.RR. e agli AA.TT. provinciali,
conferendo annualmente incarichi di supplenze fino al 31 agosto in
relazione a posti vacanti in pianta organica e fino al termine attività
didattiche fino al 30 giugno, nonché supplenze temporanee aventi
carattere sostitutivo, colma di fatto, con il ricorso a contratti a
termine, esigenze permanenti e durevoli dell'Amministrazione, nonché un
vuoto che si prolunga da diversi anni, divenendo prova inconfutabile di
un pretestuoso sottodimensionamento dell'organico e quindi del
carattere abusivo della relativa condotta, a dimostrazione delle
evidenti carenze della dotazione organica funzionale alle esigenze
dell'amministrazione scolastica statale;
RITENUTO che tale situazione non tutela i predetti lavoratori precari,
in servizio da almeno 36 mesi di servizio secondo quanto previsto dalla
Dir. 1999/70/CE, recepita nel D.Lgs. n. 368/2001 e non anche dal D.
Lgs. 165/2001 che esclude dall'applicazione di questo limite
inspiegabilmente proprio il personale ATA supplente, come confermato di
recente nella sentenza della Suprema Corte di Giustizia Europea, che ha
censurato proprio il sistema di reclutamento del personale scolastico
nel suo complesso, che non coprendo stabilmente né i posti vacanti e
disponibili su base provinciale, né garantendo organici funzionali alle
effettive esigenze delle scuole o reti di scuole statali, rende sempre
più incerto il funzionamento del sistema scuola;
CONSIDERATO che nelle linee guida sulla Buona Scuola il personale ATA è
menzionato marginalmente e solo con riguardo ai futuri risparmi
derivanti dalla digitalizzazione delle segreterie con la progressiva
riduzione dei suoi addetti, senza la previsione dell'organico
funzionale e di un piano straordinario di stabilizzazioni ATA
analogamente al personale docente;
TENUTO CONTO che nella legge di stabilità 2015 tale previsione si sta
configurando come un ulteriore e ingiustificato taglio all'organico ATA
per circa 2.000 posti, e alle supplenze brevi del medesimo personale, a
fronte di circa 19.000 posti vacanti sull'organico di diritto e circa
40.000 posti se si considera il superamento della distinzione tra
organico di diritto e organico di fatto, per i quali nessun piano di
stabilizzazioni risulta in previsione del Governo Renzi, in palese
violazione della Dir. 1999/70/CE e con una sentenza europea sul
precariato scolastico che non
lascia dubbi sulle responsabilità dell'Amministrazione verso tutti i
precari.
Quali iniziative intende adottare attraverso il suo Dicastero per
garantire la stabilizzazione dei precari ATA e l'istituzione
dell'organico funzionale ATA vista la mancata previsione nelle linee
guida sulla Buona Scuola e in particolare la recente sentenza
pronunciata dalla Corte di Giustizia Europea sul precariato scolastico
che di fatto ha ritenuto colpevole lo Stato Italiano, reo di non aver
previsto un adeguato sistema di reclutamento scolastico, con rilievi
che, senz'altro, travalicano la specifica casistica dei posti vacanti?
mario.dinuzzo@libero.it
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