Al Liceo Cannizzaro di Palermo i lavoratori della scuola contro gli studenti in occupazione
Data: Venerdì, 21 novembre 2014 ore 07:30:00 CET
Argomento: Sindacati


Rifiutiamo con sdegno e senso di forte tristezza il documento redatto dall'assemblea dei "lavoratori" del Liceo Cannizzaro di Palermo con il quale si minacciano alunni e famiglie di denunce penali e di provvedimenti disciplinari in relazione all'occupazione avviata dagli studenti. Troviamo sconvolgente che degli educatori affrontino il disagio giovanile e le rivendicazioni contro la buona scuola di Renzi con logiche repressive ed oppressive, abdicando alla loro funzione docente e demandando tutto a forze dell'ordine e magistratura. Inquietante è leggere in un documento di educatori e lavoratori quanto segue: "gli studenti sono stati informati con chiarezza sulla gravità dell'azione che intendevano mettere in atto,la quale,al verificarsi delle condizioni previste descritte dal codice penale rispettivamente agli artt. 331 e 633, avrebbe integrato gli estremi di almeno due reati: interruzione di pubblico servizio ed occupazione di edificio pubblico,precisando, inoltre, che in questa prospettiva si inseriva anche la responsabilità dei genitori, esercenti la patria potestà, per i comportamenti messi in essere dagli alunni minorenni".
Lavoratori della scuola che vivono costantemente accanto ad alunni e famiglie, che ogni giorno sentono sulla propria pelle la difficoltà della relazione educativa e la diminuzione degli spazi di democrazia, che in questi giorni sono costretti ad affrontare il piano Renzi fatto di valutazione, performance e controllo sociale, non possono utilizzare la minaccia e la delazione come modalità relazionale con la complessità della quotidianità della scuola.
Cari colleghi, con questo documento avete perso tutti l'occasione per adempiere alla funzione di educatori che guidano i propri alunni, capaci di ascoltarne il disagio, stimolare il pensiero critico e anche rispettarne gli errori(sempre che lo siano).
USB Scuola Palermo
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