Esperti a confronto: 'Bambini sicuri' a casa, in strada, a scuola e sul web
Data: Giovedì, 20 novembre 2014 ore 07:30:00 CET
Argomento: Rassegna stampa


Bambini sicuri a casa, in strada, a scuola e sul webQuanto è importante la sicurezza dei bambini nell’ambiente in cui vivono, a scuola e per strada? Se ne è discusso nella sede del Parco dell’Etna durante l’incontro, organizzato dalla Sip, Società Italiana di Pediatria, sezione Sicilia, intitolato “Bambini sicuri”, in collaborazione con l’associazione di educazione ambientale Piuma Bianca.
Sicurezza sul web dei più piccoli, a scuola, nell’ambiente che li circonda, nel rapporto con gli animali, tra le mura di casa e, naturalmente, anche da un punto di visita sanitario. Il mondo del bambino (inteso in età pediatrica fino a 14 anni) è passato sotto la lente di ingrandimento di esperti per ciascun ambito.

La sicurezza nell’ambiente naturale - Numerosi i temi al centro dell’intervento di Marisa Mazzaglia, presidente del Parco dell’Etna, dalla differenza tra ambiente naturale e area protetta all’importanza dei regolamenti di fruizione della sentieristica e dei possibili rischi sanitari di allergie stagionali. Dalle attività ludico-sportive in inverno (più adatte ai bambini) all’uso del gioco e della motivazione nella gita escursionistica. Il tutto partendo dal principio che i bambini non sono piccoli adulti, da cui l’importanza della reidratazione e del comportamento da tenere in caso di esposizione agli estremi di temperatura.

La sicurezza a scuola - “La sicurezza non è un tema possibile da affrontare in modo settoriale - ha detto Maria Catena Trovato, preside ‘Ercole patti’ Trecastagni – e anche quando ciò viene fatto per comodità o per semplificazione, occorre comunque che si riconduca il tutto ad unità. Ciò è soprattutto quando di sicurezza si parla a scuola. Può la sicurezza a scuola ridursi al solo apprendimento delle pratiche che si ripetono in modo meccanico – agendo schemi mentali e abitudini acquisite – all’accadere di un evento o è necessario che accanto a questa pratica meccanica ci sia qualcosa di più? “A mio avviso – ha affermato Maria Catena Trovato – è preferibile la seconda ipotesi: la sicurezza nella scuola deve diventare oggetto di apprendimento e motivo di cambiamento. La sicurezza a scuola deve essere come la “pasta madre”, un lievito naturale che fa fermentare la conoscenza e la trasforma in comportamenti messi in atto in modo consapevole, da adottare in tutte le situazioni. In altre parole “habitus” mentale”.

La sicurezza sul web - Marcello La Bella, Dirigente Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni Sicilia Orientale ha incentrato il suo intervento sull’importanza della prevenzione nel contrasto degli illeciti on-line. Il Vice Questore aggiunto si è soffermato sul ruolo della Polizia e sull’importanza degli altri soggetti (scuola, servizi sociali, genitori), che possono monitorare l’attività dei più giovani sul web. Infine, La Bella, ha scandagliato i vari profili legati alla pornografia minorile on-line e i rischi per i minori, dal grooming al sexting, senza tralasciare i nuovi fenomeni di cyberbullismo e le dipendenze da internet degli adolescenti.

La sicurezza in casa – Se ne è discusso con Maria Libranti, pediatra. Secondo le stime dell’Istat nel 2012 si sono infortunate 2,8 milioni di persone per un totale di 3,3 milioni di incidenti domestici. Il rischio maggiore lo corrono i bambini, seguiti dagli anziani e dalle donne. Nei Paesi Occidentali, gli incidenti rappresentano la prima causa di morte in età pediatrica e il 20% dei ricoveri in questa fascia d’età. Cadute, traumi, avvelenamenti e ustioni rappresentano gli incidenti più frequenti. Libranti ha preso in considerazione i fattori di rischio in rapporto alle diverse fasce d’età, indicando le nozioni elementari di primo soccorso, analizzando le strategie di prevenzione già conosciute e quelle non ancora sufficientemente attuate.

La sicurezza in strada - La relazione del comandante Ernesto Pulvirenti, Polizia Municipale del Comune di Viagrande è iniziata con una veloce disamina di quelle norme del Codice della Strada e del suo Regolamento di Esecuzione sul corretto comportamento sia dei conducenti che dei pedoni in relazione alla tutela della sicurezza dei minori. In particolare, nel suo intervento, il comandante Pulvirenti ha esaminato alcuni dati relativi alla incidenza di comportamenti scorretti sulla mortalità dei minorenni a seguito di sinistri stradali, concludendo il suo intervento con un breve decalogo di norme comportamentali utili ad evitare o limitare danni fisici ai minori trasportati su autovetture e motocicli.

La sicurezza con gli animali domestici - Dopo un accenno alla domesticazione del cane, Valeria Monfrini, veterinaria ed educatrice cinofila ha incentrato il suo intervento sulla relazione uomo-animale. Puntando ai bisogni dell’animale, ha esaminato, di esso le problematiche prima di ordine sanitario e poi quelle relative all’etogramma di specie. Aiutandosi con i termini di uso comune, per affrontare le inevitabili incomprensioni della quotidianità, infine, ha analizzato i più comuni errori che spesso rendono potenzialmente pericolosa la relazione bambino-cane.

Francesca Aglieri
catania.blogsicilia.it
17 novembre 2014







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