Solstizio d’inverno, dal 18 al 21 dicembre, all’Istituto Vespucci-Capuana-Pirandello e S. Giuffrida di Catania la terza edizione dell’evento organizzato da Fiumara d’Arte
Data: Domenica, 02 novembre 2014 ore 07:30:00 CET Argomento: Redazione
Catania -
«Rigenerare l'universale»: due parole che racchiudono la
mission del "Rito della Luce" che - dopo aver fatto tappa alla
Campanella Sturzo e al Boggio Lera - in questa edizione 2014 inonderà
di Bellezza l'Istituto Vespucci-Capuana-Pirandello e Sante Giuffrida di
Catania (via Enrico De Nicola).
L'evento, ideato dalla Fondazione
Fiumara d'Arte, si svolgerà dal 18 al
21 dicembre e coinvolgerà poeti, musicisti, danzatori, artisti, gruppi
di diverse etnie, abitanti di Librino, studenti del territorio e
l'intera cittadinanza, con l'obiettivo di «illuminare le coscienze di
tutti - spiega il mecenate Antonio Presti - restituendo alle nuove
generazioni messaggi positivi legati ai valori e alla speranza».
Echi e simbologie cosmiche, che richiamano l'energia dei quattro
elementi naturali, faranno da cornice a un percorso di suggestioni e
immagini che si concluderà col Solstizio d'inverno boreale (21
dicembre), il giorno più corto dell'anno, in cui il sole raggiunge lo
Zenit ai Tropici: «La luce, elemento simbolo della conoscenza,
dell'archè, di molte religioni e filosofie, elemento vitale per il
benessere e per l'anima - sottolinea Presti, ambasciatore di bellezza e
conoscenza - diventa occasione d'incontro e di condivisione. La luce
purifica, rinnova e rigenera l'animo: il rito, che vogliamo
istituzionalizzare e consegnare alla città di Catania, vuole segnare
l'inizio di una nuova epoca in cui i valori spirituali vincono sul buio
del consumismo e sulla perdita dell'etica e della moralità».
Oltre 40 istituti, 45 associazioni, 40 fotografi e 500 artisti verranno
coinvolti per la realizzazione del Rito. Al centro di questo sistema,
che si frappone alla crisi ideologica, alla globalizzazione e al
capitalismo imperante, ci sarà la scuola, innalzata a "tempio della
cultura", agente di socializzazione e luogo centrale della società, in
cui nutrirsi dei valori fondamentali della conoscenza. Dopo il successo
degli scorsi anni, che ha registrato la presenza di oltre 50mila
partecipanti, l'appello alla città si rinnova con maggiore enfasi:
«Chiediamo ai cittadini e alle istituzioni partecipazione e
condivisione - continua il presidente di Fiumara d'Arte - vogliamo che
il rito diventi un momento di tutti; una presa di coscienza; una strada
di bellezza, intesa come momento essenziale di elevazione dalle
semplici passioni umane. Per questo chiediamo agli artisti di aderire
numerosi all'iniziativa, partecipando alle selezioni del Rito della
luce, per potenziare e moltiplicare i messaggi rivolti ai giovani e
alla città».
Il Rito della Luce, che ha avuto la sua genesi a Librino - dove la
Fondazione opera da 15 anni - vuole dunque essere "una centrifuga
spirituale ed emozionale", proprio per questo si svolgerà nel cuore
della città: tra San Berillo e la Civita, in una zona dove s'incrociano
diverse etnie nel nome dell'integrazione. In occasione dell'evento -
che si svolgerà dalle 18 alle 22.30 - saranno realizzati numerosi
mandala, bianco su bianco, da artisti, studenti e associazioni di
volontariato. Danze, canti celebrativi e sonorità universali di
musicisti, poeti e performer accompagneranno i visitatori durante i
quattro giorni, in un invito all'ascolto attivo, civile e spirituale,
per diventare protagonisti del Rito.
Per aderire al Rito della luce contattare la Fondazione Fiumara d'Arte:
info@fondazionefiumaradarte.org
antoniopresti@fondazionefiumaradarte.org
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