Le Cartoniadi a Milano. Escluse le scuole paritarie
Data: Lunedì, 27 ottobre 2014 ore 08:30:00 CET
Argomento: Redazione


Il Comune di Milano lancia le Cartoniadi che puntano a valorizzare l'impegno della collettività verso un obbiettivo comune: quello di una più corretta gestione dei rifiuti, si legge nel programma di presentazione. Un progetto che coinvolge Nove Zone per un totale di 1.300.000 abitanti. Un progetto di alto valore educativo e civile indirizzato alla collettività tutta, cui si rivolge per un contributo al buon esito dell’iniziativa, ma che poi destina, in modo discriminato, alle sole scuole comunali e statali, della Zona vincitrice, un monte premi in denaro per finanziamento di beni o servizi.
Le scuole paritarie sono state escluse dal progetto come denunciano le Associazioni dei genitori: AGesc, Age, Faes, i gestori: Amism, Aninsei, CdO Opere Educative, Comitato Politico Scolastico, Fidae, Filins, le associazioni professionali dei docenti: Diesse e Uciim.
Dal 1948 questo Stato di diritto ci ha abituati all’impossibilità di passare dal “riconoscimento” alla “garanzia” del diritto e cosi, l’Art. 3 della Costituzione:
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”, appare più che mai lettera morta.
Gli allievi, figli di famiglie che volendo esercitare il diritto alla libertà di scelta educativa hanno agito questa libertà indirizzandosi verso la scuola pubblica paritaria, si vedono ancora una volta dimenticati.

Eppure è proprio la nostra Repubblica che ha riconosciuto loro questo diritto e l’Europa con le Risoluzioni del 1984 e del 2012 lo ha espressamente richiesto.
La dichiarazione universale dei diritti dell’uomo rivendica la libertà educativa sia per l’individuo sia per la famiglia, ed il Parlamento ha approvato una legge (62/2000) che dovrebbe garantire la parità
scolastica ed il pari trattamento agli studenti che la frequentano.
Scelte che dimenticano quanto sopra sancito, sono poco lungimiranti e contrarie a quanto il Comune di Milano, nella persona della figura illuminata del suo Assessore all’Istruzione Cappelli, ha più volte affermato: "tutti i bambini sono uguali ed è necessario impegnarsi per realizzare un sistema scolastico integrato",riconoscendo pubblicamente il servizio svolto nella nostra città dalle scuole paritarie a gestione privata, non ultimo quello di aver contribuito a ridurre le liste d’attesa delle scuole dell’infanzia comunali.

Anche i più scettici ormai hanno chiaro che il reale diritto leso è quello della famiglia italiana a poter esercitare la propria libertà di scelta educativa in un pluralismo educativo ove la scuola pubblica è paritaria e statale, come ricorda a pag. 65 il documento La Buona Scuola del governo Renzi.
Allora è indispensabile, urgente ricollocarsi in una posizione di diritto e non colpire le famiglie per discriminare le scuole paritarie non riconoscendone la funzione pubblica ed il loro pieno inserimento nell'unico Sistema Nazionale di Istruzione, alimentando così il pregiudizio.
Una Istituzione pubblica, al servizio della Res-Publica, non deve compiere scelte contra legem e contro il diritto dei propri cittadini, ma deve sempre considerarli uguali davanti alle proprie iniziative.

Fidae.it





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