La buona scuola ... e i buoni insegnanti
Data: Domenica, 12 ottobre 2014 ore 08:00:00 CEST
Argomento: Redazione


Esisterà mai una buona scuola? Una scuola che fa scuola, che insegna a conoscere la vita e a diventare dei buoni cittadini, che educa al rispetto dell'altro e delle regole, che impara a ragionare e a capire il mondo, che apre la mente alla conoscenza e al ragionamento!? Oltre a far apprendere... "tutto" lo scibile umano! Ma la scuola, volente o nolente, la fanno gli insegnanti.
C'è poco da dire! E da lì che bisogna partire per una buona scuola. Altro che sondaggi e quesiti online! Altro che articoli di giornale e messaggi pubblicitari in televisione! E ogni docente possiede, oltre ad un bagaglio professionale, con tanto di titoli e di certificazioni, un non meno importante patrimonio culturale e umano che fa la differenza!

Dietro ogni insegnante c'è un uomo, ed io, nel mio duro "peregrinare" tra nord e sud, ho incontrato, soprattutto al nord, tanti colleghi di "infimo" livello umano e culturale, non già certo, penso, per atavica e immutabile predisposizione genetica della professione docente, per il fato o per il destino avverso, ma come retaggio della lunghissima e mostruosa battaglia del precariato storico alla perenne conquista del sospirato ruolo, che, ahimè, "fa roca la voce", indurisce il cuore e abbrutisce la mente; una sorta di guerra tra poveri, ad azzannarsi l'un l'altro, che ha modificato anche il carattere genetico dei valenti professori e professoresse d'Italia, che ha cambiato i colleghi in avversari, avendo considerazione, più che al merito, alla qualità e alla preparazione culturale e professionale, al crudo punteggio, allo zero virgola da inserire nelle graduatorie ad esaurimento, ai master "regala punti" a fior di centinaia d'euro, alle gozzoviglie dei moduli da compilare, delle circolare da capire, delle direttive da spulciare, e il tutto al servizio della causa finale: riuscire a superare sempre e comunque il "povero" collega dell'elenco accanto.

Il collega-concorrente, il collega-avversario, il collega-contendente, il collega-nemico. Rivale sempre e comunque!
E non sempre il mondo della scuola è come appare, come ce lo descrivono i manuali e le riviste specializzate, come ce lo dipingono i mass-media, come ne parlano in sala docenti, e "niente è come sembra"; spesso bisogna avere il coraggio di cercare, al di là della facciata e dei facili steccati, il volto nudo della verità nascosta.
Non sempre la scuola, come il mondo, è diviso in due con il coltello, i buoni da una parte, i cattivi dall'altra, come i bianchi dai neri, le guardie dai ladri, i sceriffi dagli indiani, gli inquisitori dagli eretici, i liberatori dai carnefici, i bravi professori dai cattivi professori... Anzi, molto spesso è l'esatto contrario!

Come diceva il mitico professor Keating "È proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete guardare da un'altra prospettiva". Lui si che era un bravo insegnante,... peccato che ha insegnato solo... sul "grande schermo". Lui!

Angelo Battiato
angelo.battiato@istruzione.it





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