Che lo dico a fare?
Data: Giovedì, 09 ottobre 2014 ore 08:00:00 CEST Argomento: Redazione
La pagina di "Lo dico
alla Sicilia", è tra le più belle e
schiette pagine del vostro - (nostro) glorioso
quotidiano. Uno spazio veramente democratico di libertà di
espressione e di critica, una palestra di democrazia e di civiltà
della parola interlocutoria, aperta indistintamente a tutti
i catanesi che vogliano far sentire la loro voce e dire la
loro sulle criticità, le insufficienze e le
manchevolezze riguardanti lo stato della propria città... Ma fatta
codesta doverosa premessa, mi duole constatare, ahimè, amaramente, che
agli interventi degli scriventi-cittadini, e ai loro puntuali cahiers
de doléances, molto spesso nessuno degli amministratori del
Comune sembra dare ascolto, né tanto meno risposte concrete agli
scriventi cittadini; le autorità fanno orecchi da mercanti.
Un esempio? Il traffico. Quante volte è stato detto e scritto
che Il viale Mario Rapisardi, specie il giovedì, giorno di
mercato, necessita di una sorveglianza speciale!; è invivibile,
una giungla vera e propria di macchine clacsonanti impazzite, di
pedoni che fanno la spesa terrorizzati dall'idea di trovarsi a
terra arrotati da corsari motociclisti
sgommanti a grande velocità; e autobus di linea costretti a
strusciare i passanti per farsi spazio, e autoambulanze impazzite
che gridano per chiedere strada in mezzo ai tanti
rivenduglioli mercanteggianti in (dis)ordine sparso, dove capita
capita!
Una bolgia infernale! Quante sollecitazioni non sono state
fatte ai politici nostrani, agli assessori di competenza e anche
al signor Sindaco direttamente, perché si intervenisse e si
ponesse rimedio a tanto scempio e a tanta inciviltà!;
che si mettesse un vigile, uno almeno, a regolare il traffico e a
garantire un minimo di sicurezza e di legalità!
Ebbene: nessuno ha dato ascolto ai disappunti, ai disagi,
alle lamentele degli onesti cittadini e alle loro lettere scritte
e inviate a "Lo dico alla Sicilia"! Nessun gentile riscontro.
E intanto, non è cambiato nulla! E non cambia nulla. Tutti sordi e
ciechi, ahinoi, sono i politici amministratori di
questa città! Una città, abbandonata a se stessa! Se così è
, che lo dico a fare?
Nuccio Palumbo
antonino11palumbo@gmail.com
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