Vent’anni dalla morte del piccolo Nicholas Green: Quando si perde la memoria
Data: Martedì, 30 settembre 2014 ore 07:00:00 CEST
Argomento: Redazione


L'effetto Nicholas ha diffuso tra i giovani la cultura della donazione e da due anni la Regione non ha finanziato il concorso.
Era il 27 settembre del 1994 quando la famiglia Green percorreva l'autostrada del Sole ed in Calabra rimase coinvolta in un sparatoria ed il piccolo Nicholas, che dormiva nel sedile posteriore venne colpito e dopo alcuni giorni di coma, il 29 settembre i suoi genitori acconsentirono all'espianto di ben sette organi che hanno ridato la vita a sette cittadini italiani.
Non può passare sotto silenzio il ricordo del ventesimo anniversario di quella tragedia che si è trasformata in segno di positività e di incremento per la diffusione della cultura della donazione degli organi.

Domenica 5 ottobre, XX giornata regionale della donazione, saranno messe in vendita nelle piazze degli anturium come segno di solidarietà e di sostegno per l'Aido e la ricerca per la donazione degli organi.
In questi anni, tramite e grazie al concorso, tantissimi giovani si sono avvicinati all'informazione e alla sensibilizzazione della donazione come gesto di vera umanità solidale, attuando un reale mutamento nel modo di pensare, e di sentire il problema della donazione.

Il gesto generoso ed esemplare dei genitori del piccolo Nicholas allora commosse l'intera Nazione e la notizia fece il giro del mondo, raccogliendo consensi ed apprezzamenti per la civiltà del gesto
L'effetto Nicholas così come è stato salutato dai mass media, l'eco di ammirazione e di plauso nei confronti dei coniugi Green, per il generoso gesto di amore che ha consentito e sette cittadini di continuare una vita serena, ha determinato una rapida crescita delle donazioni in Italia e la diffusione della cultura del trapianto di organi.
Leggendo le pagine dei giornali di quei giorni si registra quasi un moltiplicarsi ed un ripetersi del gesto dei genitori di Nicholas, rinforzato qualche anno dopo dal trapianto di organi della studentessa romana Marta Russo e recentemente della giovane Annalisa di Napoli, vittima anche Lei della violenza della malavita.

In questi vent'anni anni la Sicilia ha registrato un notevole slancio ed una graduale diffusione della cultura della donazione degli organi ed anche se ancora c'è tanto da fare, il sentiero è tracciato e la cultura della donazione comincia a diffondersi in tutti i settori della vita sociale. Ancora, comunque, c'è tanta strada da fare.
Il concorso sulla donazione, istituito dall'Assessorato Regionale all'Istruzione Regione siciliana con la Legge 15 /95. per gli alunni di tutte le scuole della Sicilia, nel ricordo del piccolo Nicholas ha fatto registrare in questi anni una notevole partecipazione di studenti sensibilizzati alla cultura della donazione e del trapianto di organi.

Ora sembra che la Regione abbia perso la memoria e già dallo scorso anno il bando del concorso regionale dedicato alla memoria del piccolo Nicholas non è stato né pubblicato né finanziato.
Da più parti il Presidente Crocetta è stato sollecitato ad intervenire, ma sembra che abbia altre priorità, dimenticando quanto di bello e di grande è avvenuto in Sicilia vent'anni fa in Sicilia.

"Un popolo che perde la memoria del passato non ha futuro". Sarà il caso di provvedere ad un trapianto di memoria e di civiltà per i nostri politici.

Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it





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