Comunicazione sugli esiti dell’incontro tra associazioni degli Enti Datoriali e organizzazioni Sindacali del 16/09/2014
Data: Lunedì, 22 settembre 2014 ore 07:30:00 CEST
Argomento: Comunicati


L'incontro con L'Assessore Regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro Avv. Giuseppe Bruno e con il Dirigente Generale Dott. Lucio Oieni del 15 settembre 2014 con le Organizzazioni degli Enti ha confermato chiaramente che il sistema di accreditamento dei Servizi per il lavoro al punto 3 dell'art 8 delle Linee Guida (v. Delibera n. 234 dell11/08/2014) seppur prevede che "gli organismi formativi............, sono tenuti ad assicurare la salvaguardia occupazione dei dipendenti iscritti all'Albo di cui alla L.R. 6 Marzo 1976.....) non permette con l'art. 6 l'accreditamento delle medesime strutture.
Per quanto, per tale incongruenza, sia stata positivamente accolta la richiesta di modifica formulata dalle Organizzazione Datoriali che permetterebbe di includere tra coloro che possono accreditarsi i soggetti individuati dall'art.4 della l.r. 24/76 come peraltro previsto dal decreto legislativo 276 del 2003, sembra, invece, non essere stato rilevato che gli EE.GG., a causa dell'emendamento apportato all'art. 12 della L. R. 24 del 2000 gli EE.GG., approvato a fine maggio u.s., sono stati di fatto per legge estromessi nella gestione delle politiche attive del lavoro in Sicilia.
Per l'esattezza "All'art. 12 della L.R. 26 novembre 2000 n. 24 dopo le parole "Nelle more della riforma dei servizi per l'impiego e della formazione professionale" il periodo "l'Agenzia regionale per l'impiego e la formazione professionale ? autorizzata a stipulare convenzioni con gli enti ed organismi previsti dall'art. 4 della legge regionale 6 marzo 1976 n. 24 e successive modifiche ed integrazioni, nell'ambito dei piani finanziati, per l'attivazione di misure di politica attiva del lavoro" ? sostituito dal seguente "limitatamente all'attuazione di specifici progetti formativi e di politica attiva del lavoro, da realizzarsi in house providing, finanziati con risorse statali e/o comunitarie, il CIAPI di Priolo, nel rispetto delle vigenti norme di legge che regolano il reclutamento di personale con le forme contrattuali flessibili, di cui all'art. 36 del D.Lgs 30 marzo 2001 n. 165, è autorizzato ad avvalersi degli operatori degli organismi previsti dall'articolo 4 della legge regionale 6 marzo 1976, n. 24 e successive modifiche ed integrazioni, iscritti all'albo di cui all'art. 14 della medesima L.R. 24/76."
Tale estromissione, operata ope legis, sommata alla considerazione che prima che il nuovo sistema con i soggetti accreditati sarà operativo tra molti mesi che sommati a quelli già passati, portano alla affermazione dello stato di crisi in cui gli EE.GG. si trovano e allo stato di disagio sociale, nonché di disperazione, che ha colpito l'intero comparto dove fino al 14 ottobre del 2013 (data di conclusione del piano triennale di cui agli Avvisi 1 e 2 del 2010) hanno prestato il proprio lavoro 1.800 operatori iscritti all'Albo e dipendenti del sistema della Formazione Professionale il cui costo per la riqualificazione sostenuto dalla Regione Siciliana è stato di ben oltre 10 miliardi di vecchi lire.
Tradotto in altri termini, per parte politica, allo stato attuale è stata sancita l'interruzione della continuità lavorativa del personale degli ex sportelli multifunzionali.
La mancata garanzia dei livelli occupazionali del personale degli ex sportelli ha refluenza sull'intero sistema, nei diversi ambiti interventi, servizi, IeFP aggravando ulteriormente la già critica e drammatica situazione del personale che vi opera.
Gli Enti esclusi ormai per legge, quali soggetti erogatori di politiche attive del lavoro, al preciso scopo di togliere ogni opportunità di gestire i servizi a supporto dei Centri per l'Impiego, quali titolari pubblici delle politiche attive del lavoro, come peraltro avvenuto nel corso degli ultimi quindici anni, si vedono costretti ad attivare e/o completare le procedure per la mobilità ex art. 24 della L. 223/91 di migliaia di operatori del sistema della formazione- orientamento con la conseguente perdita delle proprie risorse umane e per i lavoratori, la perdita dei diritti e delle garanzie derivanti dal rapporto di lavoro a tempo indeterminato.
Nessun Ente, nessuna azienda può legittimamente mantenere rapporti di lavoro in assenza di commesse e della continuità dei servizi. Gli EE.GG. ricordano che i rapporti di lavoro con i lavoratori del comparto Servizi formativi si sono bruscamente interrotti nell'ottobre del 2013 e solo per quel senso di responsabilità che ha caratterizzato il loro operato in questi lunghi decenni, è stata concessa, in deroga all'art. 54 del CCNL 2011/13 l'aspettativa ai propri dipendenti per permettere loro l'espletamento del servizio presso il CIAPI di Priolo nel progetto Spartacus fino al 23 aprile 2014.
Da quest'ultima data i rapporti di lavoro sono sospesi per accesso alla CIGD ad oggi non negoziata sembrerebbe per mancanza di copertura economica.
Ma in futuro gli Enti, in ottemperanza a quanto previsto D.I. 83473 del 1 agosto 2014, non potranno neanche più richiedere la cassa integrazione in deroga per i propri operatori per mancanza di presupposto soggettivo previsto per legge non essendo imprese.
Gli Enti hanno registrato la non disponibilità del governo della regione a ipotesi alternative quali Contratto di Rete tra l'Ente pubblico affidatario delle risorse a valere sulla "Garanzia Giovani" e dalle risorse provenienti dalla rimodulazione del POR 2007-2013 che avrebbero permesso il mantenimento in servizio di tutti gli operatori della filiera dei servizi almeno fino al 31/12/2015.
Stesso atteggiamento è stato registrato sull'ipotesi prospettata ad aprile 2014 che prevedeva la realizzazione delle attività ed il mantenimento dei livelli occupazionali anche attraverso forme gestionali consortili.
Nella riorganizzazione del nuovo sistema del lavoro, Le Associazioni degli Enti chiedono di essere riabilitati nella gestione delle politiche attive del lavoro e, attraverso la concertazione con le parti sociali, quale strumento indispensabile, prevedere un progetto che garantisca da subito la continuità lavorativa, l'erogazione delle politiche attive del lavoro, la piena realizzazione delle azioni previste dalla "Garanzia Giovani" e le misure previste dal Piano Giovani, anche a supporto dei CPI quale prefigurazione del sistema pubblico privato ove il pubblico nella sua centralità risulti garante della governance del mercato del lavoro.
In conclusione gli EE.GG. hanno il personale qualificato, hanno le strutture, perché già accreditati per l'orientamento nella formazione professionale, ma soprattutto hanno un PROGETTO: su questo CHIEDIAMO di confrontarci per GARANTIRE I SERVIZI e per il NS PERSONALE.
Spiace constatare, invece, che l'Ass.re Bruno e, probabilmente neanche il Governo, hanno un progetto sulla realizzazione dei servizi al lavoro, né sulla tutela del personale che veda coinvolti gli EE.GG. come avviene in tutte le regioni italiane (Cfr Collana Gli Strumenti di Italia Lavoro - rapporto sui servizi per il lavoro "la collaborazione tra gli operatori pubblici e privati"- 2014).

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