Concorso per dirigenti scolastici in Campania: il relativismo einsteiniano
Data: Giovedì, 18 settembre 2014 ore 08:30:00 CEST Argomento: Opinioni
In questi giorni si è
tornato a parlare della vexata quaestio legata all’ultimo
concorso per dirigenti scolastici in Campania, riportando alla
ribalta delle cronache una vicenda che merita ulteriori precisazioni,
anche alla luce degli ultimi eventi. Da parte di chi ha un evidente
interesse a che la graduatoria venga pubblicata al più presto, vengono
poste in grande risalto le vicende amministrative, alcune delle quali
peraltro ancora in itinere, connesse a tale procedura nel mentre si
liquida con poche parole l’aspetto più importante, quello che poi
avrebbe effettivamente prodotto lo stallo attuale. Parrebbe infatti,
leggendo questi interventi, che l’indagine penale faccia parte solo di
una notizia giornalistica. Ebbene, così non è.
Infatti la notizia non è stata diffusa solo dalla stampa, che peraltro
ha anche offerto elementi abbastanza circostanziati sulla delicata
vicenda, ma è stata ampiamente confermata dai vertici della stessa
amministrazione, al punto che, nelle premesse del provvedimento con il
quale il dirigente coordinatore dell’ufficio scolastico regionale per
la Campania, con nota del 3 settembre scorso, ha di fatto esautorato
l’intera commissione del concorso, sostituendone tutti i componenti in
carica, si legge: "visto il decreto
di sequestro preventivo notificato in data
23.02.2014 a quest’Amministrazione, relativo al proc. Penale n.
47048/11 RG n.r., convalidato dal GIP presso il Tribunale di Napoli con
provvedimento del 06.03.2014, con il quale si provvedeva al sequestro
di alcune documentazioni cartacee relative ai titoli di altrettanti
candidati e, contestualmente, al sequestro di tutti i registri della
Commissione, il tutto afferente al concorso sopra indicato. In
particolare, dal complessivo contenuto dell’indicato atto di sequestro
emergevano delle anomalie procedimentali", e più avanti: "visto
il provvedimento dell’ 11.04.2014 della Procura della Repubblica presso
il Tribunale di Napoli con il quale si autorizza il rilascio in “copia
conforme dei documenti sequestrati con il decreto" di cui innanzi
trasmessi in data 29.05.2014 a quest’Amministrazione dalla competente
Avvocatura Distrettuale dello Stato di Napoli".
Dunque l’indagine c’è, e come se c’è, ed il provvedimento di sequestro
di alcuni atti è stato convalidato anche dal GIP. Non solo, la
documentazione sequestrata è ancora al vaglio degli inquirenti, al
punto che è stata rilasciata dalla Procura solo una copia conforme
degli atti sequestrati. Quanto al "relativismo" richiamato in alcuni
interventi, mi piace ricordare una bella frase del grande scienziato
Albert Einstein: "Quando un uomo siede un'ora in compagnia di una bella
ragazza, sembra sia passato un minuto. Ma fatelo sedere su una stufa
per un minuto e gli sembrerà più lungo di qualsiasi ora. Questa è la
relatività". Ora è comprensibile che chi ha partecipato al concorso e
ne ha pure superato le prove si senta come l’uomo seduto sulla stufa.
Ma è ancora più legittima la posizione di quanti vogliono vedere chiaro
in questa vicenda costellata da tanti punti oscuri, aspettando che la
magistratura penale si pronunci, dopo aver espletato tutte le indagini
ritenute opportune nei tempi consentiti dalla legge.
Gennaro Capodanno
gennarocapodanno@gmail.com
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