Messaggio del direttore USR Sicilia - Maria Luisa Altomonte - per l'inizio del nuovo anno scolastico 2014/2015
Data: Lunedì, 15 settembre 2014 ore 16:34:01 CEST
Argomento: Ufficio Scolastico Regionale


Agli Studenti
Ai Dirigenti
Ai Docenti
Al Personale della scuola siciliana
Carissimi,
il nuovo anno si apre in un momento particolare in cui la scuola italiana è al centro di un processo di cambiamento che, nelle intenzioni, non possiamo non definire epocale. Si tratta di interventi di sistema che puntano a migliorare la qualità complessiva dell’istruzione e della formazione nel nostro paese e segnano un cambio di passo, innanzitutto nella gestione del personale docente, ma anche nei rapporti con le famiglie e nell’idea stessa di sapere che la scuola intende costruire per i nostri studenti.
Oggi la scuola è investita da una domanda cruciale nel sostenere un apprendimento per il «saper stare al mondo». La sfida, mi pare, sia quella di aiutare i nostri studenti a strutturare delle conoscenze e delle attitudini personali che li aiutino, lungo tutto il corso della vita, a padroneggiare l’incertezza, a “sapere cosa fare anche quando non si sa che fare”. Per conseguire questo obiettivo occorre definire un sapere più vicino all’esperienza di vita quotidiana dei nostri ragazzi che, per esempio, nei gradi superiori, li avvicini all’esperienza del lavoro, dalla quale oggi la scuola appare troppo lontana. Per questo mi sento di richiamare tutti, docenti, studenti famiglie ad avere maggiore fiducia nelle istituzioni scolastiche; ai docenti chiedo, in special modo, di guardare al proprio lavoro in un’ottica di
maggiore apertura e collaborazione continua, di scambio di esperienze e di professionalità. Alle famiglie chiedo di essere sempre più presenti nella cura del rapporto con la scuola dei propri figli e di assumersi pienamente le proprie responsabilità genitoriali, nella consapevolezza che alcune sfide educative, come quelle che riguardano la presenza dell’adolescente nel mondo dei “social network”, vanno curate insieme. Mi riferisco, in particolare, al contrastato rapporto con dispositivi informatici di immediato accesso ed utilizzo che, sebbene possono diventare formidabili strumenti didattici, troppo spesso causano estrema sofferenza personale, quando vengono utilizzati per scopi che, come ci dicono le cronache più recenti, inducono comportamenti sanzionati dal codice penale.
Un ultimo pensiero va a tutti quei minori che in circostanze tragiche approdano per la prima volta nella nostra terra e che per periodi più o meno lunghi risiedono in Sicilia in attesa di scelte future; alle scuole tocca sovente un prima mediazione culturale e linguistica indispensabile per un’integrazione piena e responsabile nella società europea ed occidentale. Si tratta di un compito di grande responsabilità che deve essere curato con la maggiore consapevolezza possibile, utilizzando le risorse didattiche ma anche la massima sensibilità di fronte all’enormità del dramma mondiale dei migranti.
Un abbraccio

Maria Luisa Altomonte





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