Renzi a Palermo nel segno di Padre Puglisi
Data: Lunedì, 15 settembre 2014 ore 08:30:00 CEST
Argomento: Redazione


E’ un evento, è un segnale di attenzione da parte del Governo verso la scuola di Sicilia.
La visita inaugurale dell’anno scolastico del Premier Matteo Renzi a Palermo nel quartiere Brancaccio il primo giorno di scuola, è certamente un positivo avvio per la scuola che educa e forma alla cultura della legalità. La data del 15 settembre nel ricordo della morte di Padre Puglisi (1993) nel giorno del suo 56° compleanno, potrebbe diventare una data storica per la scuola siciliana, segnando per tutta la Regione il primo giorno di scuola, preparando in prospettiva la data del 15 maggio, giornata dell’autonomia dello Statuto siciliano. Due date, due tappe, due momenti da ricordare con solennità e impegno civile.

Essere studente e insegnante della scuola che porta il nome di Padre Puglisi significa portare impresso un “sigillo” che impegna al rispetto, all’onestà, alla giustizia. Tutti valori umani e cristiani che hanno reso eroe e martire il parroco di Brancaccio.
Sottrarre i ragazzi alle grinfie della malavita, aiutarli a pensare, ridare fiducia e speranza, dar senso alla vita, missione sacerdotale di Padre Puglisi, corrisponde agli impegni educativi della scuola e lo stesso Renzi ripete di voler mettere al centro dell’impegno politico l’educazione, oggi tanto fragile e in pericolo per la gravi emergenze che la indeboliscono e spesso ne vanificano gli sforzi che singolarmente docenti e genitori compiono.

“Non sbagliare direzione” è il monito che ancora una volta Padre Puglisi consegna alla scuola ed anche al Premier Renzi, sollecitato da più parti a dare riscontro e concretezza alle tante promesse e alle buone intenzioni “educative” che il Governo formula con ritmica sistematicità.
Sentirsi ed essere “costruttori di un mondo nuovo”, “essere uomini di parola”, come Padre Puglisi raccomandava ai suoi ragazzi per renderli protagonisti attivi nel processo del cambiamento, costituisce ancora oggi un augurio per il nuovo anno scolastico che muove i primi passi e che auspichiamo produttivo ed efficace nello sviluppo delle competenze di ciascuno.

Nella lotta alla mafia e al male è necessario "tenere duro come l’incudine sotto il martello" e l’azione educativa non potrà avere incertezze o debolezze, ma sollecita ogni giorno coerenza e costanza.
Buon anno scolastico.

Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it





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