Intervista a Stefano D'Errico (segretario nazionale Unicobas) sulle motivazioni dello sciopero di mercoledì 17 settembre, con manifestazione nazionale dal ministero dell'istruzione contro il pacco-scuola Renzi-Giannini
Data: Sabato, 13 settembre 2014 ore 08:30:00 CEST Argomento: Sindacati
Per quelli che ...'perchè l'Unicobas non va sul 10 ottobre'
(?): Non sono i Cobas che avrebbero dovuto proclamare lo sciopero per
il 17 Settembre, primo giorno di scuola, come abbiamo fatto noi e
INSIEME a noi seguendo il percorso unitario al quale li abbiamo
invitati sin da Luglio, assemblea nazionale/manifestazione sotto il
Ministero compresa, invece di dilazionare una risposta che la categoria
vuole dare presto e con forza (all'inizio della scuola), anche per
evitare gli inciuci dei sindacati pronta-firma? Inoltre il 10 si
corrono due rischi: 1) l'Unione degli Studenti è il sindacato-studenti
legato al PD ed a mamma CGIL, tanto che questi studenti hanno
dichiarato che quella di Renzi sarebbe "una riforma solo a metà"; 2) la
data del 10 verrà spacciata per sciopero generale, in particolare del
pubblico impiego contro il blocco dei contratti, cosa legittima, ma che
richiede ben altro 'respiro', ma soprattutto deve restare separata,
pena l' "annacquamento" totale della protesta contro il piano SCUOLA di
Renzi. Tutto ciò detto, sul piano pratico e politico INVECE I COBAS
fino alla proclamazione di uno sciopero 'in solitaria', per il 10
Ottobre, NON HANNO FATTO NULLA. Per quanto ci riguarda, invece, è già
caduta la testa di Reggi...
Il primo a commentare la notizia è Stefano d'Errico, segretario
nazionale Unicobas: "Reggi è chiaramente il capro espiatorio della
situazione creatasi negli ultimi due mesi. E' evidente che è stato in
qualche modo 'punito' per aver svelato troppo presto le vere intenzioni
del Governo: orario dei docenti a 36 ore, taglio di un anno di scuola
superiore e così via. Questo è il vero progetto di Renzi".
"Poi - continua d'Errico - viste le prese di posizione contrarie e le
protesteprovenienti dal mondo della scuola Renzi ha tentanto di
annacquarle all'interno del piano "Buona Scuola". Ma adesso l'uscita di
Reggi è la prova provata che il 'cuore' della riforma a cui pensa il
Governo consiste in ulteriori tagli al sistema di istruzione". EPPURE
DICEVANO CHE L'UNICOBAS (E LO SCIOPERO DEL 17 SETTEMBRE) ...'NON
SERVIVANO A NIENTE'
http://www.tecnicadellascuola.it/item/6012-cade-la-testa-di-roberto-reggi.html
UN'ALTRA TRUFFA: NOI SCIOPERIAMO E MANIFESTIAMO A ROMA IL 17 SETTEMBRE,
CHE FANNO CGIL, CISL, UIL, SNALS, GILDA E 'SOLONI' VARI 8OLTRE AI
COBAS, CHE PER 'DISTINGUERSI' IERI HANNO PROCLAMATO SCIOPERO PER IL 10
OTTOBRE CON GLI STUDENTI ...COMPRESI QUELLI DEL PD CHE PARLANO DI
'RIFORMA A META'?
http://www.tecnicadellascuola.it/item/5912-posizioni-economiche-ata,-riconoscimento-solo-giuridico-da-settembre-a-dicembre.html
LO SCIOPERO CONTRO L'AUTORITARISMO NELLA SCUOLA E' LOTTA DI TUTTI E PER
TUTTI: LETTERA APERTA AGLI STUDENTI, AGLI INTELLETTUALI, AI LAVORATORI,
ALLA SOCIETA' CIVILE: IN PIAZZA CON NOI IL 17 SETTEMBRE SOTTO IL
MINISTERO DELL'ISTRUZIONE A ROMA (h. 9.00). Un programma politico che
si basa sulla cancellazione della libertà di insegnamento dando
maggiori poteri ai dirigenti scolastici che diventano difatto
'sentinelle' (testuale ...sic!) di un sistema scolastico privato, non
può essere approvato dagli uomini di scienza e di cultura di questa
nazione. QUESTO PROGRAMMA S'AMMANTA DI 'NUOVISMO' E SI DICHIARA
'PROGRESSISTA': ma la 'novità' è il ritorno allo strapotere dei
dirigenti (un tempo presidi). A loro il FASCISMO assegnò il diritto di
stendere annualmente LA NOTA DI QUALIFICA FUNZIONALE SUI DOCENTI (nella
quale scrivevano anche della lunghezza delle gonne), nota abolita in
Italia nel 1974 con i Decreti Delegati, che introdussero gli Organi
Collegiali elettivi (Collegio Docenti, Consiglio di Istituto, Consigli
Scolastici di Distretto e Provinciali, Consiglio Nazionale della
Pubblica Istruzione), comprendendo a pieno titolo anche genitori e
studenti). NON IDEE 'INAUDITE E GENIALI', BENSI' VECCHIE E REAZIONARIE
riportate in auge recentemente, in primis, dal Centrodestra di
Berlusconi, attraverso il disegno di legge Aprea, dal quale Renzi e la
Giannini hanno copiato la 'novità' della valutazione discrezionale
operata dai dirigenti su docenti ed ata. Il diritto costituzionale
all'istruzione pubblica statale deve essere garantito e difeso da
tutti! Ci rivolgiamo quindi a tutta la società civile, agli
intellettuali ed agli uomini di cultura, ai genitori che hanno a cuore
la scuola pubblica italiana, ai lavoratori di tutte le categorie e, in
primo luogo, agli studenti. Non è ancora troppo tardi per difendere,
rilanciare e ridare luce alla scuola di tutti, laica, antiautoritaria e
pluralista. Stefano d'Errico (Segretario nazionale dell'Unicobas).
unicobas.rm@tiscali.it
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