Concorso per dirigenti scolastici in Campania: calma e gesso
Data: Giovedì, 11 settembre 2014 ore 07:00:00 CEST Argomento: Opinioni
"L'esclamazione calma e
gesso, utilizzata per invitare una persona a riflettere e valutare bene
una situazione, per evitare di prendere decisioni affrettate, ha
origine dal gioco del biliardo. Infatti, quando un giocatore esperto si
appresta ad effettuare un tiro importante o di difficile esecuzione, si
ferma a valutare con calma la situazione, prendendo in esame la
posizione delle biglie e continuando a strofinare con il gesso il
girello, ossia la punta della stecca. In questo modo, il cuoio del
girello si impregna di gesso aumentando l'attrito con la biglia e
permettendo di controllare il tiro ed imprimere gli effetti" ( dal
sito: impariamo curiosando ).
Ecco cosa dovrebbero fare tutti coloro
che in questi giorni si stanno dando da fare a più non posso per far
pubblicare la graduatoria degli aspiranti ad un posto di dirigente
scolastico in Campania, in base all'ultimo concorso bandito, prima che
vengano resi noti gli esiti di un'indagine penale in corso, la quale
vede indagati sia concorrenti che commissari: prendere una bella stecca
da biliardo, un pezzo di gesso - non quello per le lavagne che oramai
non s'usano neppure più, soppiantate da quelle elettroniche - e
cominciare a strofinare il girello, lentamente, tanto non c'è alcuna
fretta, in modo da evitare di sbagliare il tiro, come hanno fatto
sinora.
I fatti: ci sono 23 indagati, in base alle notizie di cronaca,
tra i quali compaiono un ex dirigente del MIUR, il segretario
provinciale di un sindacato, un ex direttore generale dell'USR della
Campania, un docente universitario, presidente della commissione di
base e di tre sottocommissioni, sei candidati e tre dirigenti
scolastici. Sul sito de Il Sole 24 Ore, in un articolo a firma di
Simone Di Meo, si legge ( http://www.ilsole24ore.com/ ): "Secondo la
ricostruzione degli inquirenti, che procedono per abuso di ufficio,
falsità ideologica e truffa aggravata, sarebbe stata "eterodiretta" la
nomina di alcuni membri della commissione esaminatrice, grazie ai quali
i candidati sarebbero poi riusciti a conoscere con largo anticipo i
quesiti della prova preselettiva. Contando su questo "aggancio", gli
aspiranti dirigenti scolastici avrebbero fatto pervenire ai componenti
collusi delle commissioni giudicatrice le frasi iniziali e finali degli
elaborati (che ora sono finiti sotto sequestro, in forza di un decreto
emesso dal pubblico ministero) così da eludere l'anonimato delle prove
scritte ".
E più avanti: " È la prima volta che, per vicende del
genere, l'ufficio giudiziario partenopeo ipotizza l'«esistenza di una
vera e propria organizzazione in grado di condizionare con mezzi
illeciti tutti i settori della pubblica amministrazione che ricadono
nell'ambito dell'Ufficio scolastico della Campana". Il pm parla
esplicitamente di «associazione» i cui componenti agiscono, con
«assoluta determinazione», per «condizionare» gli esiti di una
selezione pubblica ". Ebbene sì, avete letto bene: " una vera e propria
organizzazione in grado di condizionare con mezzi illeciti tutti i
settori della pubblica amministrazione che ricadono nell'ambito
dell'Ufficio scolastico della Campana ", dove occorre fare particolare
attenzione a quel "tutti i settori" che lascia intravedere scenari ben
più ampi nell'ambito dell'attività truffaldina dell' "organizzazione".
Ed in questa situazione, prima di sapere se, e quanti e quali degli
indagati saranno i rinviati a giudizio, in un quadro così delineato, a
tinte così fosche, c'è chi, osservando il tutto col più classico
dei paraocchi, con comportamenti meramente personalistici,
vorrebbe che si tirasse avanti, come se nulla fosse: che la graduatoria
degli idonei venisse pubblicata e che poi si procedesse immediatamente
alle nomine dei vincitori, in base ai posti già disponibili, allo stato
peraltro occupati con incarichi di reggenza a tempo. Con la
possibilità, neppure tanto remota, che venga così nominato qualche
concorrente che, attualmente, da semplice indagato, non potrebbe mai
essere escluso, vigendo in Italia il principio della presunzione
d'innocenza fino ad una sentenza di condanna che sia passata in
giudicato, e che poi, proprio per le ragioni appena dette,
continuerebbe ad occupare il posto di dirigente anche dopo un eventuale
rinvio a giudizio. Sull'altro versante, laddove si accertassero le
responsabilità di uno o più commissari, ci sarebbe da prendere in
considerazione la necessità di valutare tutto l'operato, con
conseguenze immaginabili che potrebbero produrre finanche
l'annullamento dell'intera procedura concorsuale.
Per queste ragioni a
chi, con malcelato dispregio di valori fondamentali, segnatamente
per chi opera in ambito educativo, quali moralità, legalità, giustizia,
onestà, continua a chiedere l'immediata pubblicazione della graduatoria
con conseguenti nomine, io ripeto: calma e gesso, signori miei,
mettetevi l'animo in pace, dovete aspettare gli esiti dell'indagine
della Magistratura inquirente. Intanto munitevi di stecca, gesso e
tanta pazienza!
Gennaro Capodanno
gennarocapodanno@gmail.com
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