Senza il contributo del personale Ata, riforma zoppa
Data: Sabato, 06 settembre 2014 ore 07:30:00 CEST Argomento: Opinioni
Una consultazione sulle
linee guida di riforma della scuola dovrebbe includere tutti i soggetti
della scuola e siamo certi che gli intendimenti del Governo vadano in
questa direzione.
Ma nelle prime dichiarazioni rilasciate alla stampa sia dal ministro
sia dal presidente del Consiglio sembra sparito uno dei soggetti
architrave.
Si tratta del personale non docente, i cosiddetti collaboratori
scolastici, gli assistenti amministrativi e tecnici e dsga. Per
spiegarla in maniera più semplice al Governo: i collaboratori
scolastici sono coloro che la mattina aprono la scuola, vigilano sugli
alunni, collaborano con i docenti, stanno a contatto con i ragazzi nei
bagni e nei corridoi, mantengono puliti e ordinati i locali, aiutano i
soggetti disabili, spostano banchi, lavagne, sedie, stanno spesso fino
a sera per permettere tutti i tipi di eventi ordinari e straordinari
nei locali scolastici.
Inoltre ci sono Dsga e assistenti amministrativi che impazziscono
dietro le loro scrivanie a rincorrere i frequenti disguidi della Rete
telematica tra Scuola Miur e Mef, che inseguono faticosamente le
scadenze "pazze" della pubblica amministrazione, che stanno tutti i
giorni front line con le pratiche dei docenti, delle famiglie e degli
alunni.
E se tutte queste funzioni tecniche, ausiliarie e amministrative hanno
retto finora occorrerebbe anche ringraziare il personale Ata supplente,
di prima seconda e terza fascia che, pur precario, pur girovago nelle
varie scuole, ha consentito alla Pubblica Amministrazione di far
funzionare un servizio pubblico fondamentale del paese.
Alla luce di questa premessa chiediamo al Presidente del Consiglio e al
Ministro Giannini di citare sempre questa componente importante della
scuola senza la quale il servizio non potrebbe essere erogato.
Analoga importanza deve essere data al personale Ata, di ruolo e
supplente, nella consultazione e in una eventuale riorganizzazione
oraria strutturale del servizio scuola, nel sistema di valutazione e
nell'attribuzione del merito e dei relativi riconoscimenti.
Esistono contratti leggi e normative europee da rispettare, esistono
situazioni specifiche e territori di particolare complessità.
Se si intende non calare una riforma dall'alto ma ascoltare
prioritariamente i punti di vista e i contributi di idee provenienti
dal mondo della scuola, quello degli Ata e dei Dsga, supplenti e non, è
un contributo indispensabile.
Gruppo Supplenti
della Scuola per la Qualità e Dignità del Lavoro
|
|