Decapitato il vertice del Dipartimento Istruzione e Formazione della Regione Sicilia. Inceppata la macchina burocratica
Data: Mercoledì, 27 agosto 2014 ore 19:31:13 CEST
Argomento: Comunicati


Brutte notizie per le scuole della Sicilia. Abbiamo dato ampia rilevanza nelle precedenti comunicazioni alla gravità della situazione istituzionale, finanziaria, politica e burocratica della Regione Sicilia.
Abbiamo invocato, come ormai fanno a gran voce trasversalmente tutti, il commissariamento della Sicilia e l’abolizione dello Statuto Speciale, voluto nel 1946 dalla mafia, e servito per arricchire una classe politica famelica asservita alla mafia e gestito contro i siciliani da una classe burocratica inetta emanazione delle centrali eversive che si annidano in ogni angolo dell’isola.
Neanche il neogovernatore Crocetta ha purtroppo la forza e la possibilità di debellare il malaffare e la malapolitica e la malaburocrazia perché l’opzione giudiziaria, a cui giustamente ricorre, é l’ultima spiaggia prima del default e non può sostituirsi all’amministrazione.
I fondi europei sono stati dilapidati dal sistema Giacchetto e non hanno mai raggiunto nessuno degli obiettivi che si prefiggevano, compre il Piano Giovani che è il solito pannicello caldo per spendere 160 milioni di FSE senza creare uno straccio di sviluppo e di occupazione.
La dirigente Corsello del Dip Istruzione e Formazione si è dimessa dopo uno scontro all’ultimo sangue con l’assessore Nelli Scilabra, lasciando acefalo il Dipartimento e bloccando definitivamente la gracile macchina burocratica, ormai lasciata allo sbando e alla improvvisazione.
E’ l’ennesima sceneggiata mentre l’isola affonda inesorabilmente nel default finanziario inevitabile.
L’assemblea regionale chiamata pomposamente Parlamento continua imperterrita a ingoiare 160 milioni per fa funzionare il nulla legislativo, mentre le scuole della Sicilia sono stare private di qualsiasi servizio previsto dalle leggi esistenti a cominciare dalla dotazione finanziaria che impegna la misera somma di 22 milioni 602 mila al cap 373314 del Bilancio della Regione, per ben tre volte cassato dal Commissario dello Stato.
Alle 874 scuole siciliane va appena il 13% di quanto va ai 90 deputati siciliani per far funzionare quella scandalosa assemblea che non vuole sciogliersi e mandare a casa i suoi ingordi inquilini.
In Sicilia ha sempre comandato la burocrazia collusa e quindi sorge spontanea la domanda: a chi ci dobbiamo rivolgere per avere subito almeno quella miseria dei 22 milioni, ora che il Dip è fermo? A chi dobbiamo rivolgerci per ottenere tutti gli altri servizi che ci spettano e che fumosamente ora il governo regionale ha incluso nell’ennesimo inutile e vacuo DDL sul diritto allo studio che sarà senza copertura finanziaria?

Salvatore Indelicato, s.indelicato@libero.it
Pres Reg. Dirigenti Confedir
Cell 330365449





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