Ennesima e insopportabile truffa nei confronti dei Quota96. Le promesse e gli inganni del governo Renzi. Difendono ancora la famigerata riforma Fornero
Data: Mercoledì, 06 agosto 2014 ore 07:30:00 CEST
Argomento: Sindacati


Ennesima e insopportabile truffa nei confronti dei Quota96 quella annunciata ieri dal governo Renzi, inarrivabile nel promettere, ingannare e non mantenere, ennesima beffa a cui sono sottoposti i 4.000 lavoratori della scuola Quota96 (nati nel 1951 con 35 anni di contributi, oppure nel 1952 con 36 anni, o con 40 anni senza limiti di età al 31 dicembre 2012), pensionandi obbligati dalla folle riforma Fornero a rimanere al lavoro coatto fino a sei-sette anni in più del dovuto. E la beffa/truffa frustra anche le attese dei precari/e sui 4.000 posti che si sarebbero resi disponibili.

Dopo tre anni di iniziative e di lotte, quando ormai sembrava vicina la sacrosanta uscita dal lavoro, dopo un improvviso attacco da parte di Cottarelli, uomo del Fondo Monetario Internazionale, supportato da alcuni giornalisti incompetenti e di regime – ai quali per inciso continua ad essere garantito, con l’emendamento 1ter al decreto legge sulla Pubblica Amministrazione, il prepensionamento con 57 anni di età e 18 anni di servizio - è arrivato il contrordine dei poteri forti: la riforma Fornero non si tocca e malgrado i disastri creati con i 170 mila esodati il governo intende tenere in vita l’obbrobrio.

Il governo, con dati falsi sugli aventi diritto e sulla copertura necessaria, continua a giocare sulla vita dei Quota96, sulle aspettative e sulle attese ormai improcrastinabili di un risarcimento necessario a un’intollerabile ingiustizia, creata dall'ignoranza e dalla superficialità della Fornero e dai suoi compari (Monti, PD, PDL), che non tennero conto che i lavoratori/trici della scuola hanno un'unica uscita possibile per la pensione e cioè il 1° settembre.

Mentre denunciamo la passività e la complicità dei sindacati di Stato, che hanno accettato senza batter ciglio e senza indire scioperi la riforma Fornero e il sopruso nei confronti dei Quota96, siamo pronti a indire tutte le iniziative possibili per il riconoscimento dei diritti acquisiti dei Q96, organizzando immediate mobilitazioni per i lavoratori della scuola e per tutte le realtà coinvolte del lavoro pubblico e del privato, come passo essenziale della lotta di tutti i lavoratori/trici e dei precari per l'abolizione della riforma Fornero.

cobas.comitati.di.base.scuola@gmail.com





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