Clil arriva in quinta superiore: una parte delle ore di materie come Scienze e Geografia potranno essere insegnate in lingua straniera
Data: Venerdì, 01 agosto 2014 ore 09:00:00 CEST Argomento: Ministero Istruzione e Università
Roma, 31 luglio
2014 - Storia dell’Arte, Scienze, Geografia, Matematica, Filosofia: dal
prossimo anno scolastico anche materie come queste potranno essere
insegnate, per una parte delle ore curricolari, in una lingua straniera
nelle classi finali dei Licei e in lingua inglese nelle classi
finali degli Istituti tecnici. L’insegnamento avverrà secondo la
metodologia Clil, Content and Language Integrated Learning. Va infatti
a regime, con il coinvolgimento delle classi quinte, la riforma della
scuola superiore che ha introdotto l’insegnamento di Discipline Non
Linguistiche (Dnl, per dirla con i docenti) in lingua straniera. Una
circolare inviata agli istituti (in Allegato) spiega alle scuole come
organizzarsi e quali requisiti debbano avere i docenti.
Il Clil è una modalità di insegnamento praticata in molti Paesi europei
già dal 1994 e in Italia utilizzata in questi anni da molti istituti
con percorsi sperimentali. Il nostro è il primo paese a introdurre il
Clil a livello europeo in modo sistematico all’interno del percorso
della scuola superiore. L’insegnamento di una disciplina non
linguistica in lingua straniera ha già preso il via a partire dall’anno
scolastico 2012/2013 nelle classi terze dei Licei linguistici. Ora
approda nelle quinte superiori di tutti i Licei e degli Istituti
tecnici.
Rendere più vivo l’apprendimento della lingua straniera attraverso un
contenuto disciplinare, ma al tempo stesso promuovere tra i nostri
studenti un vero possesso della cittadinanza europea, è lo scopo della
novità che parte a settembre.
Quali materie e per quante ore?
La scelta della disciplina da insegnare con metodologia Clil (o
delle discipline nel caso dei Licei linguistici, dove dal quarto anno
saranno coinvolte due materie insegnate in due diverse lingue
straniere) è lasciata agli stessi istituti scolastici. L’obiettivo
generale è arrivare a coprire il 50% delle ore in tutti gli indirizzi,
ma, con un’applicazione graduale che tenga conto della situazione e
delle necessità delle singole scuole. Nell’utilizzo della metodologia
Clil le scuole potranno avvalersi di conversatori e assistenti
linguistici, potranno prevedere un’organizzazione flessibile
dell’insegnamento.
Il Clil alla Maturità
L’insegnamento della disciplina non linguistica sarà valutato anche
durante l’Esame di Stato nell’ambito della terza prova scritta e della
prova orale sulla base della programmazione del Consiglio di classe
risultante dal documento del 15 maggio.
La formazione degli insegnanti
Da più anni il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della
Ricerca ha avviato percorsi di formazione rivolti ai docenti per
l’insegnamento secondo la metodologia Clil al termine dei quali, agli
insegnanti, verrà richiesto un livello di conoscenza linguistica C1 e
una specifica competenza metodologica. Tra le iniziative del Miur anche
la promozione di Reti di scuole.
Miur
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