Educazione alla legalità, firmato Protocollo Miur-Libera
Data: Domenica, 20 luglio 2014 ore 09:00:00 CEST Argomento: Ministero Istruzione e Università
Giannini:
“Iniziativa per combattere ignoranza che è alleato mafie” - Don Ciotti:
“Dobbiamo offrire percorsi per formare coscienze critiche” - Promuovere
percorsi didattici a sostegno della lotta alle mafie e alla criminalità
organizzata. Questo l’obiettivo del Protocollo d’intesa siglato questa
mattina dal Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca,
Stefania Giannini, e da don Luigi Ciotti, presidente di “Libera.
Associazioni, Nomi e Numeri contro le mafie”.
All’evento hanno preso parte alcuni ragazzi delle scuole che hanno
partecipato alle iniziative organizzate durante l’ultimo anno dal Miur
e da Libera. Ognuno di loro ha potuto riportare l’esperienza fatta,
confrontandosi con il Ministro, don Ciotti e con i compagni di altre
scuole, sull’importanza dell’educazione alla legalità fra i banchi.
Anche una studentessa dell’istituto “Fiorana” di Ivrea ha apposto la
sua firma sul Protocollo insieme a Giannini e a don Ciotti, in
rappresentanza delle centinaia di studenti che prendono parte alle
iniziative congiunte fra il Miur e Libera.
Il Protocollo, che ha durata triennale, prevede la realizzazione di
programmi e percorsi, anche a carattere sperimentale, per la diffusione
della cultura della legalità. Promozione di gemellaggi, produzione e
diffusione di materiale didattico mirato, attivazione di progetti
europei attinenti alle tematiche della cittadinanza: sono alcuni degli
strumenti che potranno essere utilizzati per raggiungere l’obiettivo.
“Con questo Protocollo rinnoviamo un impegno in cui il Miur crede molto
– ha sottolineato il Ministro Giannini agli studenti presenti –.
Dobbiamo concentrarci sul valore dell’informazione e della conoscenza.
Sono gli strumenti più preziosi che abbiamo contro l’ignoranza, che è
il grande alleato non solo delle mafie, non solo dei poteri che sono
finalizzati a scopi negativi, ma anche a tutto ciò che nel mondo frena
la crescita”.
“I sentieri giusti vanno sempre percorsi insieme e questo Protocollo è
un sentiero giusto per prendere coscienza e offrire conoscenza dei
problemi. Bisogna conoscere per diventare persone più responsabili - ha
aggiunto don Luigi Ciotti -. La scuola, la vera scuola, quella che è
qui questa mattina e che abbiamo toccato con mano ancora una volta, è
una scuola che allena alla vita. Questi percorsi vogliono far crescere
una coscienza critica, un senso di responsabilità e di impegno”.
Il primo Protocollo sottoscritto tra Miur e Libera risale al 2006 e
solo nell’ultimo anno sono state impegnate oltre 4.000
scuole e più di 60 facoltà universitarie nella realizzazione di
percorsi di educazione alla responsabilità e legalità. Tra le
iniziative promosse nell’ambito di questo accordo, ci sono il concorso
“Regoliamoci” (che ha visto la partecipazione di oltre 10mila studenti
e 500 istituzioni scolastiche) e il progetto “Amunì, Anemmu e
Gnano” (che ha visto coinvolti circa 50 ragazzi provenienti dal
circuito penale).
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