Dopo Trieste è la volta del Comune di Udine a passare al software libero
Data: Domenica, 13 luglio 2014 ore 08:00:00 CEST
Argomento: Redazione


Comune di Udine dice addio a Microsoft Office e alle licenze a pagamento per i computer dell’amministrazione. Ma soprattutto punta a rivoluzionare l’intero sistema informatico con software open source sempre aggiornati e, contemporaneamente, risparmiare nei prossimi anni circa 360 mila euro.
Il via alla rivoluzione informatica, perché di vera e propria rivoluzione si tratta, è stato dato dalla giunta comunale che su proposta dell’assessore all’Innovazione, Gabriele Giacomini, ha approvato la delibera con cui l’amministrazione udinese adotterà per tutti i suoi computer un sistema open source, ovvero aperto, libero e non a pagamento. «È una rivoluzione copernicana nell’ambito dell’informatica e dei sistemi informativi del Comune – spiega Giacomini –, perché si riconosce l’importanza e la validità di soluzioni open che stanno avendo sempre più successo e che affiancano la qualità del prodotto con la partecipazione di sviluppatori informatici indipendenti. Ma questa scelta comporta non solo un risparmio economico per la casse comunali. Utilizzare questi nuovi strumenti – prosegue – significa anche avere dei sistemi informatici non solo gratuiti, ma continuamente aggiornati. Il che si traduce in una maggiore efficienza della macchina amministrativa dato che il software libero è tenuto al passo con i tempi».

Il termine inglese open source, infatti, significa sorgente aperta ed indica un software i cui autori ne permettono e ne favoriscono il libero utilizzo, senza alcun costo di licenza. Nella maggior parte dei casi questi software hanno alle spalle una folta community di programmatori che contribuisce al loro aggiornamento, sviluppo e diffusione. Questo consente ai software open source di essere nella realtà ad un livello paragonabile, se non superiore, al software commerciale. Linux, Firefox e WordPress sono tra gli esempi più noti e di maggior successo di software open source. Il pacchetto che si candida a sostituire Microsoft Office in Comune di Udine, invece, è «Apache Open Office».

L’obiettivo è quello di arrivare alla fine del 2015 con il nuovo sistema installato e funzionante su tutti e gli oltre 900 computer in uso nelle diverse sedi comunali. Computer dove attualmente è in uso il pacchetto proprietario di Microsoft che costa circa 400 euro l’uno e che è utilizzato per tutte le necessità di word processing, di foglio di calcolo, di gestione database e di elaborazione di presentazioni. Man mano che nell’ambito dell’ordinario piano di aggiornamento tecnologico del Comune verranno acquistati nuovi personal computer, dunque, si risparmierà la cifra di circa 400 euro per ognuno. Microsoft Office infatti non verrà acquistato e verrà sostituito dall’equivalente programma open source. Basta fare un veloce moltiplicazione per scoprire come nei prossimi anni, con questa rivoluzione, palazzo D’Aronco risparmierà fino a 360 mila euro. «L’operazione – conclude l’assessore – sarà affiancata da una capillare azione di formazione di tutto il personale comunale in modo tale che sia in grado di utilizzare il nuovo software. Nel 2014 sarà formato il 40 per cento dei dipendenti comunali e nel 2015 raggiungeremo la totalità».

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