Scuola, subito in pensione 4 mila professori: pronta correzione su legge Fornero
Data: Martedì, 08 luglio 2014 ore 06:00:00 CEST Argomento: Rassegna stampa
Roma – Per
quattromila professori potrebbero presto aprirsi le porte della
pensione. La prossima settimana sarà depositato un emendamento alla
riforma della Pubblica amministrazione per risolvere il caso degli
“esodati della scuola”, ribattezzato anche “quota 96″, gli insegnanti
che nel 2012 pur avendo maturato i requisiti per la pensione (36 anni
di contributi e 60 di età) non avevano potuto lasciare il lavoro per
una ”dimenticanza” della legge Fornero. A differenza di tutte le altre
categorie, infatti, l’anno lavorativo per i dipendenti della scuola non
termina il 31 dicembre, ma il 31 agosto. Avendo chiuso le saracinesche
della pensione per tutti alla fine dell’anno solare, la legge Fornero
ha di fatto costretto quattromila insegnanti che già avevano fatto
domanda di ritiro ed avendone i requisiti, a rimanere a lavoro per
diversi anni ancora.
Scrive Andrea Bassi sul Messaggero:
Da tempo alla Camera di lavora ad una
correzione di questo errore della riforma previdenziale, ma tutte le
proposte sono state sempre frenate dalla Ragioneria generale dello
Stato per mancanza di coperture economiche. Ma proprio qui sta la
novità. I 416 milioni di euro in cinque anni adesso ci sarebbero. A
confermarlo è il presidente della Commissione bilancio, Francesco
Boccia. «Le coperture le abbiamo trovate», spiega a Il Messaggero,
«arriveranno dalla spending review». Ed in effetti per la Ragioneria
potrebbe essere difficile dire no ad un’ipotesi del genere,
considerando che la stessa staffetta generazione attuata tramite
l’abolizione del trattenimento in servizio, inserita proprio nel
decreto sulla pubblica amministrazione, è stata finanziata alzando gli
obliettivi dei tagli di spesa affidati al commissario Carlo Cottarelli.
Sulla proposta, che avrà come prima
firmataria Manuela Ghizzoni del Partito Democratico, ma che sarà
sottoscritta da tutti i capigruppo della commissione bilancio, ci
sarebbe già l’avallo del ministero del lavoro guidato da Giuliano
Poletti. L’emendamento prevede che gli insegnanti e il resto del
personale della scuola che avevano maturato i requisiti per il ritiro
con le norme pre-fornero, possano ripresentare la domanda. L’Inps avrà
soltanto quindici giorni di tempo per esaminarla e dare una risposta.
Tutto questo servirà per fare in modo che questi docenti possano andare
in pensione prima dell’avvio del nuovo anno scolastico. «Questo
meccanismo», spiega il presidente della Commissione lavoro della
Camera, Cesare Damiano, che pure firmerà l’emendamento, «consentirà
anche di assumere subito 4 mila nuovi insegnanti permettendo anche di
centrare quell’obiettivo di svecchiamento della pubblica
amministrazione che il governo si è dato».
Blitzquotidiano.it
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