'Finalmente una cattedra: vado a piedi fino a Roma'
Data: Lunedì, 07 luglio 2014 ore 06:00:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Il 'voto' di Francesca Mattioni, 42 anni. Addio al precariato, ma insegnerà nel Lazio - Forlì, 5 luglio 2014 - Domattina all’alba si metterà lo zaino in spalla e andrà a piedi a Roma. Traguardo: il ministero della pubblica istruzione. Un pellegrinaggio rituale quasi come il Cammino di Santiago: 400 km fra monti, valli e campagne, per festeggiare la nomina in ruolo. Ecco come prenderà forma il simbolico addio al precariato di Francesca Mattioni, 42 anni, insegnante forlivese di educazione fisica. Sesta su undici ammessi all’agognato posto fisso, fra i numerosi pretendenti.
«Dopo nove anni di insegnamento, quando diedi il concorso, visti i pochi posti a disposizione, dissi pubblicamente che se avessi ottenuto la cattedra, avrei camminato fino alla capitale. E ora mantengo la promessa», dice la docente, che fino a qualche settimana fa ha insegnato alle scuole medie di Meldola, dopo essere transitata per le scuole di Modigliana, a Geometri in città, a Premilcuore, Cesenatico e in vari altri istituti.
La marcia non sarà agevole: in media 33 km circa al giorno, con l’obiettivo di mettere piede nella Città Eterna il 18 luglio. Ma già il primo giorno Francesca è attesa da una maratona: 42 km fino a Premilcuore. «Ho già fatto lo zaino, che peserà 7-8 chili, più un paio per l’acqua. Abbigliamento leggero, un k-way e scarpe da running ai piedi. Niente tenda, dormirò in pensioncine e locali a disposizione dei pellegrini quando, dopo Siena, percorrerò la via Francigena».
Prova davvero impegnativa, ma la Mattioni è un’atleta, brillante nello sci. Talmente brava che in febbraio ha vinto lo slalom gigante ai campionati italiani Master. «Ma non sono abituata a camminare e nemmeno a correre. È da un mese che mi preparo, al massimo ho fatto una ventina di km in un giorno. L’Appennino lo attraverserò lungo la viabilità ordinaria, più avanti invece mi porterò su sentieri sterrati».
Il cammino sarà lungo, ma non quanto il suo iter per agguantare la cattedra. I posti per l’educazione fisica in Emilia-Romagna non c’erano, quindi la Mattioni ha fatto i concorsi per il Lazio e la Lombardia. Prima prova nel settembre 2012, quindi lo scritto nel febbraio 2013, infine l’orale nel luglio successivo. Quasi un anno per giungere al traguardo. Roma è nel destino dell’insegnante: sarà la meta del suo trekking, ma Francesca spera che diventi anche il suo nuovo luogo di lavoro: «Ho vinto la cattedra nel Lazio, ma solo in agosto saprò dove sarò assegnata. Io mi auguro nella capitale, perché sarà più facile raggiungerla con i mezzi pubblici».

Ilrestodelcarlino.it
foto Fantini





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