55 ricercatori italiani tra le menti più brillanti del pianeta
Data: Sabato, 28 giugno 2014 ore 07:00:00 CEST
Argomento: Rassegna stampa


Sono 55 i super cervelloni italiani, cinque di questi sono donne, che, quest'anno, sono stati menzionati nella speciale classifica internazionale delle 'beautiful mind' stilata dalla società Thomson Reuters. La 'top' conta ben 3.200 nomi, selezionati 'fra le migliori e più brillanti menti scientifiche del nostro tempo', come scrive la stessa società in un comunicato stampa. I ricercatori selezionati sono stati i più citati nel periodo compreso fra il 2002 e il 2012 e 'stanno influenzando la futura direzione dei loro settori di ricerca'.
Nella nuova lista, che aggiorna quella pubblicata nel 2001, i ricercatori italiani più influenti sono specializzati soprattutto in Medicina, con ben 15 nomi citati, in Farmacologia (7), Scienze agrarie (5) e Spazio (4). Tra gli enti di ricerca nei quali lavorano ci sono l'Istituto Nazionale di Astrofisica (Onaf), il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), l'Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) e l'Agenzia Spaziale Italiana (Asi). Fra le università spiccano quelle di Parma, Bologna, Torino, Padova, Firenze, Cagliari, Ferrara e Trieste, accanto a quelle dell'Aquila e della Calabria, Politecnico di Milano, Istituto Mario Negri.

Quattro gli italiani al vertice della ricerca astrofisica mondiale: Paolo Giommi, responsabile dell’ASI Science Data Center (ASDC) dell’Agenzia Spaziale Italiana, Patrizia Caraveo, direttore dell'Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica di Milano dell'INAF, Andrea Cimatti, Professore Ordinario dell'Università di Bologna e associato INAF, Alvio Renzini dell'Osservatorio Astronomico di Padova dell’INAF, adesso in pensione (l’unico presente nella classifica precedente, pubblicata nel 2001).

Per compilare la prestigiosa classifica, quest’anno Thomson Reuters ha voluto modificare le modalità di analisi, in modo da non penalizzare i ricercatori più giovani. L’istituto si è basato su due parametri, pubblicazioni scientifiche e citazioni, in modo da attestare non solo il numero di articoli pubblicati, ma anche l’importanza per le ricerche del settore. 'Questo risultato - ha sottolineato il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Roberto Battiston - conferma quanto l'astrofisica italiana sia un'eccellenza scientifica a livello mondiale. Ed è anche un importante riconoscimento del ruolo svolto dall’ASI Science Data Center (ASDC), per il quale lavorano circa 40 ricercatori di INAF e INFN, dedicato alla fornitura di prodotti e servizi per la comunità scientifica, che riguardano in particolare l’archiviazione e l’elaborazione dei dati relativi alle missioni spaziali di Osservazione dell'Universo'.

Diregiovani.it





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