Vantaggiato, processo d'appello Confermato il carcere a vita
Data: Martedì, 24 giugno 2014 ore 08:30:00 CEST Argomento: Rassegna stampa
I genitori di
Melissa: «Giustizia è fatta» Il suo nome tatuato sul braccio d'una
delle ragazze ferite - BRINDISI 23/06/2014 - Ergastolo confermato per
Giovanni Vantaggiato. Questa la sentenza della Corte d'Assise di
Appello di Lecce emessa alle 15.20 dopo poco più di due ore di camera
di consiglio.
L'UDIENZA - È iniziata nell'aula bunker del carcere di Borgo San
Nicola, a Lecce, l'udienza dibattimentale del processo di appello a
carico di Giovanni Vantaggiato, l'attentatore che, il 19 maggio del
2012, ha causato la morte della studentessa quindicenne di Mesagne
Melissa Bassi. Respinta la richiesta di perizia psichiatrica, la
discussione si è incentrata sull'altra richiesta avanzata dal difensore
di Vantaggiato, l'avvocato Franco Orlando, che riguarda l'aggravante
terroristica dell'attentato, riconosciuta dalla Corte d'Assise di
Brindisi che, il 18 giugno dello scorso anno, ha condannato
l'imprenditore settantenne di Copertino, al carcere a vita. L'imputato
non è presente in aula, mentre lo sono, come sempre, i genitori di
Melissa, Massimo e Rita Muri, accompagnati dall'avvocato Fernando
Orsini. Delle studentesse rimaste ferite davanti all'istituto
«Morvillo-Falcone» è presente solo Selena Greco. Al termine di un'ora
di requisitoria, il pg Maruccia ha chiesto la conferma in toto delle
sentenza di primo grado.
ORE 12 - Nell'aula bunker di Lecce sono in corso gli interventi degli
avvocati di parte civile, che si sono tutti associati alle richieste
del procuratore generale di conferma della sentenza di primo grado. In
particolare, l'avvocato Orsini, che rappresenta i genitori di Melissa,
ha detto: Il reato di strage è quello che si avvicina di più al male
assoluto perché diretto contro innocenti e non contro un nemico vero o
presunto, il suo nemico era altrove.
ORE 13 - La Corte d'assise d'appello di Lecce (presidente Rodolfo
Boselli, a latere Antonio Del Coco) si è ritirata in camera di
consiglio per emettere la sentenza d'appello nei confronti di Giovanni
Vantaggiato, condannato in primo grado per la strage con finalità
terroristiche compiuta contro la scuola Morvillo Falcone di Brindisi il
19 maggio 2012. La sentenza è attesa in un paio d'ore. Nella sua
arringa il legale di legale di Vantaggiato, Franco Orlando, ha chiesto
ai giudici di riconoscere l'insussistenza dell'aggravante della
finalità terroristica dell'attentato: «l'aggravante della finalità
terroristica non può essere utilizzata strumentalmente per dipingere
Vantaggiato come un terrorista», ha rilevato. «Che l'azione di
Vantaggiato abbia quelle connotazioni tali da imprimerle quella gravità
intrinseca, è una circostanza che questa difesa non discute. Ma
l'aggravante - ha concluso il difensore - è stata contestata dalla Dda
di Lecce per «avocare a sé indagini distogliendo il giudice naturale
(il tribunale di Brindisi, ndr). È stata una carenza di equità
sostanziale nella gestione del processo».
I GENITORI DI MELISSA - «Giustizia è fatta, ma non basta. Nessuno ci
ridarà mai più nostra figlia». I genitori di Melissa Bassi, la
studentessa 16enne morta nella strage compiuta davanti alla scuola
Morvillo Falcone di Brindisi, hanno atteso in aula la lettura della
sentenza della Corte d'assise d'appello di Lecce che ha confermato la
condanna dell'ergastolo per Giovanni Vantaggiato. Massimo e Rita hanno
poi ascoltato la lettura del dispositivo tenendosi per mano. «Tutta
l'Italia - ha detto Massimo Bassi - ci è stata vicina in questi due
anni, non ci ha mai abbandonato. Hanno dimostrato tutti di avere un
gran cuore».
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