CicloInVersoRoma e il viaggio di un progetto in corso …
Data: Lunedì, 23 giugno 2014 ore 07:30:00 CEST Argomento: Redazione
CicloInVerso nasce dalla passione per la poesia e la bici nella
necessità di coniugarle rendendole compartecipate. Nasce ispirato dal
ciclo-poeta Olindo Guerrini, arrivando ad occuparsi di alcuni diari di
ciclo-viaggiatori contemporanei, e si focalizza compiendosi dal 2003 al
2007, attraverso un format concepito in Romagna e che esordisce in
Sicilia nel 2008 con il Sicilia Poetry Bike. Poetry bike sulla scia del
poetry slam per integrare tradizione orale alla contemporaneità, nonché
partecipazione e condivisione al posto della competizione.
Il denominatore è una dimensione di ciclismo culturale sviluppato
attraverso il binomio di poesia e bicicletta, dove la poetica insita
nel lento spostamento della bicicletta e il movimento generato dalla
trasmissione orale della poesia sono due funzioni che finiscono con il
sovrapporsi nelle rispettive prerogative, divenendo un tutt’uno nella
poesia in bicicletta. Nondimeno si contempla, ma si va anche oltre, la
metafora esistenziale espressa dalla bicicletta e l’dea del viaggio
connaturata nella letteratura.
La Sicilia, in tutto questo, insieme alla Romagna, sono i due perni e
riferimenti territoriali radicati nelle origini del format, attraverso
tanto la genesi della nostra letteratura quanto la tradizione popolare
dei cantastorie in movimento nonché il personaggio Guerrini e la
tradizione ciclistica scaturita nei suoi luoghi. Sì tratta di un format
articolato da tappe ciclistiche amatoriali e non competitive, con
eventi culturali poetici e non solo correlati all’idea del viaggio
inteso quale opportunità d’incontro ed estensione della nostra
conoscenza. Un’esperienza ciclo-poetica che, dalla Sicilia, prosegue
nel 2010 con CicloPoEtica ripercorrendo il Po da Torino a Venezia, un
work in progress che mette man mano radici ma che guarda anche oltre,
portando libri in viaggio nel 2012 e realizzando anche un format
radiofonico nel 2013, ovvero Love, peace and bike che, in un anno, ha
ospitato poeti, letterati, musicisti, ciclisti e professionisti di più
settori.
Nel 2011 compare la denominazione CicloInVerso con un viaggio volto
alle origini della Romagna in un contesto sia ciclo-poetico che
storico-culturale, ripercorrendo l’ultima fase che segnò la fine
dell’Impero con Romolo Augusto. CicloInVersoRoma nasce quindi in un
“ciclo” che comunque era già insito nella corrispondenza tra Roma e
Romagna, ispirato al corso della romanità riattraversando quei luoghi
che ne segnarono il destino durante CicloInVersoRoMagna 2011 e,
approdato a una più ampia riflessione storico-letteraria sul ciclismo,
con CicloInVersoRoma 2014, per mai perdere di vista una visone globale
della bicicletta e il fondamentale ruolo espresso dal ciclismo in
Italia.
Fin dalle prime edizioni, la manifestazione si struttura attraverso
progressive adesioni con eventi autonomi e correlati, gestiti in
autonomia sul territorio. Eventi che, al contempo, prendono corpo in
un’unica e organica manifestazione, dove le sinergie sono portanti
e finalizzate alla condivisione nella compartecipazione anche
sovrapponendo, laddove possibile, ulteriori eventi in corso sul
territorio attraversato. Ad esempio, nel 2011, tutto ciò è accaduto a
Pavia con la Festa del Ticino, nel 2009 con un festival di poesia a
Randazzo e, anche quest’anno, attraverso la Primavera Sportiva
dell’Università di Tor Vergata.
Indispensabile nonché formativo il ritorno a un ruolo sociale tanto
nello sport quanto nella poesia, un ruolo di condivisone oltre la
competizione e che sia soprattutto d’impegno civile nell’ambito della
stessa poesia.
La mitopoiesi del ciclismo, approcciata in forma interdisciplinare
attraverso l’incontro di apertura del 19 giugno, si alterna a un ruolo
sociale e territoriale in un incontro tematico del 20 giugno dedicato a
Periferie e sviluppo: un percorso attraverso la rete ciclo-pedonabile.
Due i ciclo-raduni a programma, rispettivamente quelli del 22 e del 28
giugno, entrambi non competitivi ed aperti a tutti. il primo a
demarcare un carattere amatoriale e sportivo dell’uso della bicicletta,
il secondo a evidenziare anche l’aspetto di una cultura sostenibile
che, attraverso il ciclo-turismo, consente lo sviluppo di un’idea di
approccio ad un futuro umano e ancora possibile.
Il 24 giugno, prendono parola i poeti, con altre strade, altri versi,
per manifestare un concreto impegno civile da parte dei poeti per la
bici, mentre per il 27 giugno, attraverso il Cenacolo ciclo-poetico, si
vuole puntare a un momento di condivisione e d’incontro tra ciclisti e
poeti.
Giro d’Italia: la nostra storia tra ciclismo e letteratura, suddivisa
in due parti, è momento portante dell’edizione in programma sia il 26
che il 28 giugno. Qui la poesia in bicicletta, oltre a una poetica
intrinseca nello stesso velocipede, è sintesi epica di un retaggio
sedimentato tanto nell’immaginario popolare quanto in quello
intellettuale, una narrazione che segna la nostra storia e ne
attraversa la letteratura.
La tematica del territorio e della mobilità attraverso una cultura
della bicicletta torna con Ciclabilità e territorio: a scuola in
bici-bus il 26 giugno. ‘Un parallelo sull'uso della bicicletta in
Inghilterra e in Italia’ è quanto si vuole approfondire con immagini
documentaristiche nel corso della stessa giornata, immagini che tornano
con frammenti di repertorio tematici anche il 25 giugno.
Progetti e territorio chiudono la rassegna il 28 giugno, mettendo
insieme Ciclisti e poeti di ieri e di oggi con i Ciclo-turisti di ieri
e di oggi, tra viaggio lento e paesaggio. Una giornata di chiusura,
quella del 28, all’insegna della poesia performativa in omaggio al
ciclo-poeta Guerrini.
Ufficio Stampa CicloInVerso
Fuis - 19 giugno: compaiono, da
destra a sinistra nell’ordine: Maurizio Brilli della FCI, Avvocato Lara
Cecere del Comitato CicloInVerso, Simonetta De Ambris - architetto
paesaggista, Giovanni Ariolli – magistrato.
Municipio VI Roma - 20giugno: in
primo piano roberto Pallottini del coordinamento Roma Ciclabile, a
seguire Antonella Canini - Delegata del Rettore al territorio
dell'Università di Tor Vergata, Marco Scipioni - Presidente del
Municipio VI, Vittorio Alveti - Assessore Mobilità e Sport del
Municipio VI.
Raduno - 22 giugno: partenza dal
Campus X
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