Scuola, Esami di terza media al via per quasi 600.000 ragazzi Il 19 la prova nazionale Invalsi
Data: Mercoledì, 11 giugno 2014 ore 06:00:00 CEST Argomento: Ministero Istruzione e Università
Al via gli
Esami conclusivi del I ciclo di istruzione per quasi 600.000 studenti.
A partire da questa settimana, secondo calendari autonomi delle scuole,
i ragazzi svolgeranno le prove scritte di Italiano, Matematica e Lingue
straniere. Giovedì 19 giugno è invece in programma la prova Invalsi,
che è identica su tutto il territorio nazionale. Subito dopo le prove
scritte, l’orale a carattere pluridisciplinare.
Come funziona la prova Invalsi
La prova nazionale punta a monitorare le conoscenze e le competenze
degli studenti al termine del percorso del primo ciclo di istruzione.
Si svolge, in sessione ordinaria, il 19 giugno (con inizio alle ore
8.30) e, in prima e seconda sessione suppletiva, il 25 giugno ed il 2
settembre (con inizio sempre alle ore 8.30). Per rispondere ai quesiti
i candidati hanno a disposizione 75 minuti per ciascuna materia,
Italiano e Matematica. Per gli alunni con disturbi specifici di
apprendimento o disabilità possono essere previste tempistiche diverse
e strumenti ausiliari.
Subito dopo lo svolgimento della prova le sottocommissioni procedono
alla correzione avvalendosi di una griglia apposita predisposta
dall’Invalsi e resa pubblica sui siti degli Uffici scolastici
regionali, degli Uffici territoriali e sul sito dell’Invalsi stessa
(www.invalsi.it), a partire dalle 12.00 del 19 giugno 2014. Il voto
massimo che ciascun candidato potrà ottenere è di 10/decimi.
Le scuole dovranno assicurare un accurato controllo nominando due
coppie di docenti per la vigilanza che dovranno insegnare una materia
diversa da quella d’Esame. Nessun altro, oltre ai professori nominati
quali vigilanti e al presidente, potrà essere presente nelle aule
durante le prove. Nella stessa fascia oraria non sarà consentito
l’accesso alle scuole da parte di estranei. Fra le misure “anti
copiatura” sono previste anche la consegna dei cellulari da parte degli
alunni e il posizionamento dei banchi che, dove possibile, saranno
disposti uno dietro l’altro. Le prove, comunque, sono state organizzate
in cinque versioni differenti con le domande uguali per tutti gli
studenti, ma inserite in ordine diverso. Sul sito www.invalsi.it sono
disponibili i test degli scorsi anni.
Alunni con disturbi di apprendimento e bisogni educativi speciali
Le Commissioni d’Esame avranno particolari accorgimenti nei confronti
degli alunni con disturbi specifici di apprendimento e degli alunni con
bisogni educativi speciali, come disposto da un’apposita circolare
inviata negli scorsi giorni dal Miur. In particolare, ciascuna
Commissione prenderà in considerazione le modalità didattiche e le
forme di valutazione individuate nell’ambito dei percorsi didattici
individualizzati e personalizzati e predisporrà adeguate modalità di
svolgimento delle prove scritte e orali che, ad esempio, potranno
contemplare l’utilizzo di dispositivi per l’ascolto in formato mp3 dei
testi della prova, oppure l’utilizzo di apparecchiature e strumenti
informatici.
Gli esiti degli anni precedenti
Nello scorso anno scolastico, il 2012/2013, i dati sull’ammissione agli
Esami conclusivi del I ciclo di istruzione hanno confermato un trend in
crescita. A giugno del 2013 sono stati ammessi a sostenere le prove 97
alunni su 100 scrutinati. L’incremento registrato è stato pari a 0.7
punti percentuali, contro un aumento di 0.4 punti rilevato a
conclusione dell’anno scolastico precedente. Se in fase di scrutinio
c’è stata una crescita di alunni ammessi, un'altrettanta variazione di
segno positivo non è stata riscontrata in fase di valutazione finale:
la percentuale di alunni licenziati si attesta attorno al 99,7%,
stabile rispetto agli anni scolastici precedenti.
A superare l’Esame con votazione pari alla sufficienza sono quasi 30
alunni (29.8) su 100, contro i 31 dell’anno scolastico precedente. Le
percentuali rilevate nelle restanti classi di voto non hanno subito
consistenti variazioni, facendo registrare in tutti i casi un
incremento pari a 0.2 punti percentuali che diventano 0.3 per i
licenziati con lode. Se si sposta l’attenzione sugli ultimi tre anni,
si osserva come la tendenza registrata nell’anno scolastico 2011/2012
era stata di un decremento rispetto all’anno precedente, seppur lieve,
dei licenziati con voto dal “sette” al “dieci con lode” a fronte di un
movimento di segno opposto e più significativo (+2.3 punti percentuali)
in corrispondenza dei licenziati con la sufficienza. Nell’anno
scolastico 2012/2013, invece, le variazioni rispetto al precedente sono
state di senso opposto e con intensità diverse, quasi a ristabilire la
situazione creatasi nei due anni precedenti.
Miur
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