Finalmente risolto il mistero 'Liviotti'
Data: Lunedì, 09 giugno 2014 ore 08:30:00 CEST Argomento: Redazione
Si chiama
Andrea Liviotti ed è un sognatore. Ingegnere e geniale inventore,
idealista ed abile comunicatore, il suo videocurriculum diventa virale:
quasi 1500 visualizzazioni su YouTube in una settimana, più di 200
contatti su LinkedIn e decine di offerte di lavoro e/o collaborazione.
Peccato che Andrea Liviotti non esista.
A cadere nella sua rete sono grossi nomi dell'industria, del venture
capital, del mondo della finanza: il Rettore dell'Università
Politecnica delle Marche, Sauro Longhi, intuisce il suo spirito e si
lancia in una lode della poetica leopardiana per convincerlo a visitare
i suoi laboratori. Altro stile per il Magnifico Rettore dell'Università
di Camerino che lo provoca sul suo poco spirito di comunità, così come
l'imprenditore marchigiano Giorgio Fanesi che poi lo invita in sede «un
sabato mattina, in una bella giornata di sole, quando gli uffici sono
deserti». Pieralisi HR della Loccioni, impresa olivettiana, lo invita a
partecipare al progetto "2 km di futuro". Anche il venture capitalist
del mondo digitale, Gianluca Dettori, si mostra interessato: «Bel
video, interessante ed originale, dove vivi Andrea?».
Ma chi si cela dietro "Andrea Liviotti"? Si tratta della prima campagna
di guerrilla marketing condotta su LinkedIn, il più grande social
network dedicato ai professionisti e al mondo del lavoro, targata ISTAO
(Istituto Adriano Olivetti) e Radio Incredibile. Andrea Liviotti è
un'alter ego contemporaneo di Adriano Olivetti. A chi lo contatta per
opportunità di business lui risponde che vuole parlare prima di valori:
innovazione, attenzione alla persona, cultura, bellezza e spirito
comunitario, internazionalizzazione. «Vorrei ringraziare e scusarmi con
chi ha creduto ad Andrea Liviotti - dichiara Giuliano Calza, direttore
generale dell'ISTAO. - Abbiamo giocato un po' per attirare la vostra
attenzione su temi che ci stanno a cuore. Volevamo entrare in contatto
con imprese e imprenditori che, consapevolmente o inconsapevolmente,
operano con attenzione ai valori che hanno ispirato anche l'opera e la
vita di Adriano Olivetti. Per farci perdonare di questo piccolo raggiro
li invitiamo tutti al Festival di Cultura Olivettiana che si terrà a
Villa Favorita, sede dell'ISTAO (Ancona), nelle giornate del 6 e 7
giugno, che avrà come tema la cultura, intesa come formazione, unico
mezzo di crescita personale e nel contesto aziendale come mezzo di
crescita delle performance lavorative e di business».
Catia Baldinelli
catia.baldinelli@istao.it
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