La scuola secondo Giannini. L’esercito della scuola con la falange dei 13 milioni di protagonisti
Data: Martedì, 27 maggio 2014 ore 08:00:00 CEST Argomento: Redazione
"La mia scuola per voi
vorrei che fosse più sicura e più bella, vorrei che fosse uguale e
diversa, offrisse cioè le stesse opportunità a tutti e valorizzasse
ognuno. La scuola - gli studenti, gli insegnanti - deve infine tornare
ad essere al centro della politica, della società e della vostra
scommessa di vita". Queste parole del Ministro Stefania
Giannini, già ascoltate in altri contesti e interviste, sono
riecheggiate nell'aula bunker del carcere "Ucciardone" di Palermo in
occasione della "Giornata della memoria e della legalità" nel ricordo
del XXII anniversario della strage di Capaci.
L'emozione dell'evento e la partecipazione di tremila studenti da tutta
Italia hanno segnato ancora una volta una giornata storica che ha
avuto, come da tradizione, la presenza del procuratore Piero Grasso,
ora presidente del Senato.
La manifestazione di quest'anno ha avuto inoltre la presenza di
delegazioni di studenti da Atene e degli Stati Uniti d'America, dove la
scuola italiana è presente con il suo patrimonio di cultura e di
proposte formative.
La nave della legalità, i diversi "villaggi" della legalità nelle
piazze di Palermo, il lungo corteo fino all'albero Falcone, sono tutti
eventi e segni della cultura nuova, della lezione di vita e di coraggio
che si apprende a scuola per cambiare le cose e rendere Palermo e
l'Italia "nostra" e non di "cosa nostra".
Il 23 maggio costituisce una tappa del cammino di sviluppo della scuola
che cresce nel sentiero della storia, una vera lezione che consente ai
ragazzi come ha evidenziato Maria Falcone, Presidente della "Fondazione
Giovanni e Francesca Falcone", di incontrare le Istituzioni nelle
persone che le rappresentano.
Il messaggio del Presidente della Repubblica, letto dalla piccola
Giulia, l'accorato e sempre vivo ricordo del presidente del Senato,
testimone e protagonista di prima linea nella lotta alla mafia, gli
interventi del Ministro della Giustizia e dell'Istruzione, del
presidente della Corte dei Conti, della Rai, della Confindustria, della
Commissione nazionale antimafia, sono stati tutti fruttuosi stimoli per
gli studenti e positivi contributi alla crescita democratica e
responsabile dei futuri cittadini.
Il Ministro Giannini, con visibile soddisfazione si è fermata in mezzo
ai ragazzi del coro manifestando "la gioia di esserci" e di condividere
le loro speranze, un monito per tutti ad impegnarsi e a non abbassare
la guardia".
Coinvolgendoli nella problematica scolastica ha detto: "Lo sapete che la falange della scuola è
composta da 13 milioni di utenti tra studenti, docenti e personale ?"
Un vero esercito, una presenza che non può passare inosservata e quindi
la scuola segna e determina lo sviluppo dell'intera società italiana.
Gli annunciati "cantieri", che non solo quelli delle ristrutturazioni
degli edifici scolastici, ma anche le commissioni di studio dove si
elaborano proposte innovative della scuola, sono la risposta ad un
concreto coinvolgimento riformista della scuola e della burocrazia nel
vortice dei ritmi evolutivi della società tecnologica, multietnica e
multiculturale.
La scuola ha bisogno di nuova linfa e di nuove energie e pare che
alcuni passi aventi si stiano cominciando a muovere. L'esito delle
prossime elezioni darà risposta a tale attesa e si auspicano nuovi
orizzonti di rilancio.
Quando le Istituzioni operano in sinergia le prospettive di riuscita
sono di maggiore sicurezza e l'impegno si diffonde in una vasta
coralità di convergenza verso gli ideali comuni che sono il bene per
tutti.
Giuseppe Adernò
g.aderno@alice.it
Il Presidente del Senato Piero Grasso
ed il Ministro Stefania Giannini con i ragazzi del Coro dell'Istituto
"Parini" di Catania
|
|